di Adriana De Serio - Nello splendido Teatro Petruzzelli di Bari è decollata
l’opera mozartiana “Le Nozze di Figaro”, quale nuova produzione della
Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, a cui hanno
collaborato il Teatro San Carlo di Napoli e il Teatro Massimo di Palermo, con la regia firmata da una celebre figlia
d’arte, Chiara Muti.
La Muti, che annovera studi presso prestigiose scuole di
teatro nonché esperienze quale attrice e cantante, è recentemente approdata
alla regia di opere liriche, avendo nutrito la sua vita del respiro della
sublime musica paterna. Confrontatasi per la prima volta con Mozart, e in
particolare con “Le Nozze di Figaro”, la Muti ha saputo coglierne la dimensione
filologica, verso la quale ha dimostrato rispetto senza travisarla con
interpretazioni dettate spesso da inconsistenti velleità innovative.
Nelle
poetiche note di regia di cui si è resa autrice, la Muti ha segnalato alcune
tematiche, enucleate dall’opera, a cui ha ispirato la propria creazione
registica (assistente Marie Lambert), che ha esaltato, nella rappresentazione,
il sapido profumo della “folle giornata” vissuta dai protagonisti. Ben
incardinati nel proprio ruolo i cantanti Alessandro Luongo, Edwin Crossley-Mercer,
Eleonora Buratti, Maria Mudryak, Paola Gardina (di particolare pregio il suo
personaggio di Cherubino) e Margherita Rotondi, Laura Chierici, Fabrizio Beggi,
Bruno Lazzaretti, Giorgio Trucco, Anne-Marine Suire, Matteo Peirone, il coro
ottimamente preparato da Franco Sebastiani, l’orchestra della Fondazione
Petruzzelli diretta da Matthew Aucoin.
Le scene di Ezio Antonelli, i costumi di
Alessandro Lai (assistente Concetta Nappi), il disegno luci di Vincent
Longuemare, hanno contribuito a corroborare uno spettacolo che si è snodato su
un’onda di gradevole levità , permeandone oculatamente la grave complessità del
plot drammaturgico. Il pubblico che ha gremito il Teatro, sin dalla prima
rappresentazione, ha testimoniato i propri consensi con lunghi tributi di
applausi in tutte le numerose repliche.