BARI - Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il direttore del Dipartimento Salute della Regione Giovanni Gorgoni stanno incontrando questa mattina, presso l’Aula magna del Policlinico di Bari, sindaci, parti sociali e direzioni generali delle Asl pugliesi per un confronto sulla bozza di Piano di riordino ospedaliero.
“Oggi – ha detto Emiliano in apertura del confronto - dobbiamo tracciare una strategia complessiva della rete ospedaliera che sia coordinata alle successive fasi di governo di questo settore e mi piacerebbe che questa assemblea scandisca, non solo in questa occasione ma durante tutto il mio mandato, tutte le fasi più delicate e importanti di questo percorso. Vorrei che questa grande forza che voi oggi esprimete e che mi trasmettete possa essermi davvero di aiuto e di conforto nel prendere queste decisioni. Dobbiamo adempiere ad un onere imposto dalla legge ma, come capita ogni volta che bisogna fare un bilancio, e questo lo dico ai sindaci, alcune scelte spesso vengono scartate nella speranza che poi l’anno successivo si possano realizzare. Voi possedete grande forza e carisma. Ciascuno di voi, nei rispettivi settori, assume responsabilità, esprime deleghe importanti e deve risolvere strutturalmente problemi simili a quello che dobbiamo affrontare oggi”.
Emiliano ha specificato come la riunione di lavoro di oggi sia “l’ultima di un lungo percorso di consultazione che porterà la giunta, lunedì prossimo, a chiudersi in una fase decisoria inevitabile perché il rinvio non sempre è possibile”.
“Oggi parleremo soprattutto delle conversioni di alcune strutture – ha continuato il Presidente - perché il Ministero della sanità ci chiede di diminuire il numero delle strutture ospedaliere e di fare una conversione in strutture di natura diverse, soprattutto territoriale.
Questa conversione viene rappresentata spesso ed erroneamente come chiusura degli ospedali”.
Emiliano ha ricordato come, nella sua esperienza da sindaco, abbia aperto moltissime strutture territoriali che in realtà oggi sono un vero punto di forza della città, grazie ad alcune intuizioni come ad esempio quella relativa alla casa della salute del quartiere San Paolo dove molti professionisti si sono uniti per mettere insieme servizi e risparmiare costi.
“Anche il ruolo dei medici non ospedalieri – ha continuato Emiliano - è essenziale nel costruire con noi questo percorso di riconversione. Stiamo costruendo dei nuovi ospedali, quattro modernissime strutture, investendo molti soldi. Il compito che abbiamo di fronte, oltre che costituire strutture e prendere le grandi decisioni, è quello di aiutare la giunta regionale in questo compito”.
“A me fuori da questo contesto – ha chiarito Emiliano - non interessa nulla. Non c’è campagna elettorale, partito politico, interesse aziendale che possa condizionarmi. Questa è una bella occasione per liberarsi dai luoghi comuni che descrivono la sanità come un mondo irriformabile, dove il peso della spesa pubblica è talmente forte da impedire alla politica di riformarlo”.
Emiliano ha anche sottolineato la necessità di un rafforzamento del ruolo della conferenza dei sindaci.
“Bisogna fare in modo che questi organismi, anche per legge, abbiano maggiore assistenza tecnica per realizzare istruttorie, indispensabili per giungere a decisioni collettive. Ci sono situazioni limite dove rimane un margine di discrezionalità. E quindi dobbiamo essere attrezzati per prendere delle decisioni rispettando le democrazie interne di questi sistemi”.
“Per esperienza di vita e istituzionale - ha aggiunto il Presidente - passare dal dire al fare non è scontato. È un passaggio che può cambiare la vita delle persone. Di decisioni, peraltro, ne sono state prese tante, ma dobbiamo capire come le leggi siano state applicate nella realtà. Il cambiamento non deve essere superficiale, ma deve passare dalla strutturazione dell’autostima del sistema. E vi chiedo: siamo in grado di ricostruire la nostra autostima comportandoci individualmente e collettivamente nel modo migliore? Spero di darvi un esempio e di assumere il compito di consentire a ciascuno di voi di dire a chiunque - anche al presidente - ciò che pensa, quando le cose non vanno bene, e fare lo sforzo perché funzioni tutto al meglio. Rompere il velo di timore e delle resistenze reciproche, produce effetti positivi, passione e capacità di resistere alla sofferenza”.
“La politica ha lo stesso compito. Nella limitatezza della vita umana fare il meglio possibile, dando un senso anche al momento di lavoro e mettendo al centro le persone”.
Emiliano si è soffermato anche sulla criticità più grande che attanaglia gli ospedali, e cioè la carenza del personale.
“Il personale è quasi sempre insufficiente - ha detto - Il nostro obiettivo è quindi quello di equilibrarne la presenza. Prendere il personale laddove potrebbe non servire e concentrarlo negli ospedali dove certamente è più utile. Meglio dire le cose chiaramente. Il nostro problema è riallocare il personale in modo adeguato”.
Del resto Emiliano ha sottolineato come i numeri siano chiari: “La maggioranza dei cittadini pugliesi sceglie dieci, al massimo undici ospedali dove curarsi. Ce ne sono altri invece dove la gente non ci va se non per fare cose che normalmente si dovrebbero fare in strutture del territorio, non ospedaliere. In situazioni difficili non è affatto detto che l’ospedale più vicino sia il migliore”.
“In questa scelta difficile – ha ribadito Emiliano rivolgendosi alla platea - vi ho chiamato in aiuto per ottenere il vostro punto di vista. Oggi lo ascolteremo e ne prenderemo accuratamente nota. Anzi, vi dico anche con un certo rammarico che questo mese in più per la interlocuzione e la consultazione con voi ce lo siamo veramente guadagnato perché, secondo gli uffici, in un primo momento, la delibera di approvazione del Piano di riordino avremmo dovuta approvarla entro il 29 dicembre dello scorso anno. Poi per fortuna abbiamo guadagnato un mese di lavoro”.
“Dobbiamo essere consapevoli - ha aggiunto Emiliano - che la bozza finale del Piano è un documento maturo ma non è una decisione chiusa. Sarà la giunta regionale, come ho già detto, tenendo conto di quello che direte oggi, a prendere una decisione. E comunque il piano di riordino non è come una sentenza passata in giudicato, è a sua volta suscettibile di aggiustamenti. Oggi abbiamo costituito un’assemblea della sanità pugliese che considero importante per il futuro del mio mandato e della sanità”.
Emiliano ha poi ringraziato i sindacati dei medici che, con una bella lettera inviatagli, hanno deciso di partecipare oggi al confronto.
“Attraverso la legge – ha annunciato Emiliano - farò in modo che questi incontri siano permanenti. Il metodo di consultazione deve essere quello definito dal Consiglio superiore di sanità pugliese che consenta a tutto il mondo della sanità, a partire dalle professioni sanitarie, di partecipare in maniera permanente alle grandi decisioni e alla vigilanza della loro applicazione. Siete tutti qui - ha concluso Emiliano - non manca praticamente nessuno e sono certo faremo un buon lavoro”.
I lavori poi sono proseguiti con l’illustrazione delle slide da parte del Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni e con gli interventi dei sindaci e parti sociali.
M5S MANIFESTA DAVANTI AL POLICLINICO: “PIANO INACCETTABILE CHE METTE A RISCHIO LA SALUTE DI MIGLIAIA DI PUGLIESI" - Siamo in presenza di un piano di riordino inaccettabile, non si tratta di una critica sterile ma basata su ragioni fondate che sono alla base della manifestazione “La salute non si tocca” che si è tenuta davanti al Policlinico questa mattina. E' un piano che non è stato condiviso: nè con il consiglio, nè con il territorio, nè con i professionisti che lavorano nelle strutture sanitarie. Un piano basato non sulla domanda di salute del territorio ma su meri dati economici e finanziari. Un piano di riordino che avrebbe dovuto costruire una visione futura del sistema e che di conseguenza si sarebbe dovuto basare sulle potenzialità dei plessi e non, come è accaduto, sulle attuali condizioni delle strutture viziate a monte da una malagestione della sanità pugliese. Un piano che alle chiusure di ospedali non contrappone un adeguato potenziamento della rete di emergenza e urgenza sui territori. Ancora una volta avevamo offerto il nostro contributo al Governo Emiliano che invece ha risposto ancora una volta con un gesto di violenza politica che purtroppo mette a rischio la salute di centinaia di migliaia di pugliesi.
“Oggi – ha detto Emiliano in apertura del confronto - dobbiamo tracciare una strategia complessiva della rete ospedaliera che sia coordinata alle successive fasi di governo di questo settore e mi piacerebbe che questa assemblea scandisca, non solo in questa occasione ma durante tutto il mio mandato, tutte le fasi più delicate e importanti di questo percorso. Vorrei che questa grande forza che voi oggi esprimete e che mi trasmettete possa essermi davvero di aiuto e di conforto nel prendere queste decisioni. Dobbiamo adempiere ad un onere imposto dalla legge ma, come capita ogni volta che bisogna fare un bilancio, e questo lo dico ai sindaci, alcune scelte spesso vengono scartate nella speranza che poi l’anno successivo si possano realizzare. Voi possedete grande forza e carisma. Ciascuno di voi, nei rispettivi settori, assume responsabilità, esprime deleghe importanti e deve risolvere strutturalmente problemi simili a quello che dobbiamo affrontare oggi”.
Emiliano ha specificato come la riunione di lavoro di oggi sia “l’ultima di un lungo percorso di consultazione che porterà la giunta, lunedì prossimo, a chiudersi in una fase decisoria inevitabile perché il rinvio non sempre è possibile”.
“Oggi parleremo soprattutto delle conversioni di alcune strutture – ha continuato il Presidente - perché il Ministero della sanità ci chiede di diminuire il numero delle strutture ospedaliere e di fare una conversione in strutture di natura diverse, soprattutto territoriale.
Questa conversione viene rappresentata spesso ed erroneamente come chiusura degli ospedali”.
Emiliano ha ricordato come, nella sua esperienza da sindaco, abbia aperto moltissime strutture territoriali che in realtà oggi sono un vero punto di forza della città, grazie ad alcune intuizioni come ad esempio quella relativa alla casa della salute del quartiere San Paolo dove molti professionisti si sono uniti per mettere insieme servizi e risparmiare costi.
“Anche il ruolo dei medici non ospedalieri – ha continuato Emiliano - è essenziale nel costruire con noi questo percorso di riconversione. Stiamo costruendo dei nuovi ospedali, quattro modernissime strutture, investendo molti soldi. Il compito che abbiamo di fronte, oltre che costituire strutture e prendere le grandi decisioni, è quello di aiutare la giunta regionale in questo compito”.
“A me fuori da questo contesto – ha chiarito Emiliano - non interessa nulla. Non c’è campagna elettorale, partito politico, interesse aziendale che possa condizionarmi. Questa è una bella occasione per liberarsi dai luoghi comuni che descrivono la sanità come un mondo irriformabile, dove il peso della spesa pubblica è talmente forte da impedire alla politica di riformarlo”.
Emiliano ha anche sottolineato la necessità di un rafforzamento del ruolo della conferenza dei sindaci.
“Bisogna fare in modo che questi organismi, anche per legge, abbiano maggiore assistenza tecnica per realizzare istruttorie, indispensabili per giungere a decisioni collettive. Ci sono situazioni limite dove rimane un margine di discrezionalità. E quindi dobbiamo essere attrezzati per prendere delle decisioni rispettando le democrazie interne di questi sistemi”.
“Per esperienza di vita e istituzionale - ha aggiunto il Presidente - passare dal dire al fare non è scontato. È un passaggio che può cambiare la vita delle persone. Di decisioni, peraltro, ne sono state prese tante, ma dobbiamo capire come le leggi siano state applicate nella realtà. Il cambiamento non deve essere superficiale, ma deve passare dalla strutturazione dell’autostima del sistema. E vi chiedo: siamo in grado di ricostruire la nostra autostima comportandoci individualmente e collettivamente nel modo migliore? Spero di darvi un esempio e di assumere il compito di consentire a ciascuno di voi di dire a chiunque - anche al presidente - ciò che pensa, quando le cose non vanno bene, e fare lo sforzo perché funzioni tutto al meglio. Rompere il velo di timore e delle resistenze reciproche, produce effetti positivi, passione e capacità di resistere alla sofferenza”.
“La politica ha lo stesso compito. Nella limitatezza della vita umana fare il meglio possibile, dando un senso anche al momento di lavoro e mettendo al centro le persone”.
Emiliano si è soffermato anche sulla criticità più grande che attanaglia gli ospedali, e cioè la carenza del personale.
“Il personale è quasi sempre insufficiente - ha detto - Il nostro obiettivo è quindi quello di equilibrarne la presenza. Prendere il personale laddove potrebbe non servire e concentrarlo negli ospedali dove certamente è più utile. Meglio dire le cose chiaramente. Il nostro problema è riallocare il personale in modo adeguato”.
Del resto Emiliano ha sottolineato come i numeri siano chiari: “La maggioranza dei cittadini pugliesi sceglie dieci, al massimo undici ospedali dove curarsi. Ce ne sono altri invece dove la gente non ci va se non per fare cose che normalmente si dovrebbero fare in strutture del territorio, non ospedaliere. In situazioni difficili non è affatto detto che l’ospedale più vicino sia il migliore”.
“In questa scelta difficile – ha ribadito Emiliano rivolgendosi alla platea - vi ho chiamato in aiuto per ottenere il vostro punto di vista. Oggi lo ascolteremo e ne prenderemo accuratamente nota. Anzi, vi dico anche con un certo rammarico che questo mese in più per la interlocuzione e la consultazione con voi ce lo siamo veramente guadagnato perché, secondo gli uffici, in un primo momento, la delibera di approvazione del Piano di riordino avremmo dovuta approvarla entro il 29 dicembre dello scorso anno. Poi per fortuna abbiamo guadagnato un mese di lavoro”.
“Dobbiamo essere consapevoli - ha aggiunto Emiliano - che la bozza finale del Piano è un documento maturo ma non è una decisione chiusa. Sarà la giunta regionale, come ho già detto, tenendo conto di quello che direte oggi, a prendere una decisione. E comunque il piano di riordino non è come una sentenza passata in giudicato, è a sua volta suscettibile di aggiustamenti. Oggi abbiamo costituito un’assemblea della sanità pugliese che considero importante per il futuro del mio mandato e della sanità”.
Emiliano ha poi ringraziato i sindacati dei medici che, con una bella lettera inviatagli, hanno deciso di partecipare oggi al confronto.
“Attraverso la legge – ha annunciato Emiliano - farò in modo che questi incontri siano permanenti. Il metodo di consultazione deve essere quello definito dal Consiglio superiore di sanità pugliese che consenta a tutto il mondo della sanità, a partire dalle professioni sanitarie, di partecipare in maniera permanente alle grandi decisioni e alla vigilanza della loro applicazione. Siete tutti qui - ha concluso Emiliano - non manca praticamente nessuno e sono certo faremo un buon lavoro”.
I lavori poi sono proseguiti con l’illustrazione delle slide da parte del Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni e con gli interventi dei sindaci e parti sociali.
M5S MANIFESTA DAVANTI AL POLICLINICO: “PIANO INACCETTABILE CHE METTE A RISCHIO LA SALUTE DI MIGLIAIA DI PUGLIESI" - Siamo in presenza di un piano di riordino inaccettabile, non si tratta di una critica sterile ma basata su ragioni fondate che sono alla base della manifestazione “La salute non si tocca” che si è tenuta davanti al Policlinico questa mattina. E' un piano che non è stato condiviso: nè con il consiglio, nè con il territorio, nè con i professionisti che lavorano nelle strutture sanitarie. Un piano basato non sulla domanda di salute del territorio ma su meri dati economici e finanziari. Un piano di riordino che avrebbe dovuto costruire una visione futura del sistema e che di conseguenza si sarebbe dovuto basare sulle potenzialità dei plessi e non, come è accaduto, sulle attuali condizioni delle strutture viziate a monte da una malagestione della sanità pugliese. Un piano che alle chiusure di ospedali non contrappone un adeguato potenziamento della rete di emergenza e urgenza sui territori. Ancora una volta avevamo offerto il nostro contributo al Governo Emiliano che invece ha risposto ancora una volta con un gesto di violenza politica che purtroppo mette a rischio la salute di centinaia di migliaia di pugliesi.