Strage migranti, Emiliano: indignarsi non basta più

BARI - Di seguito la dichiarazione del governatore Michele Emiliano sulle morti di profughi nel Mar Mediterraneo. Indignarsi non serve più. Davanti ai morti nel Mediterraneo, davanti alle immagini che ci arrivano dalle frontiere dei Paesi attraversati da chi fugge dal terrore e dalla distruzione dei bombardamenti, davanti ai morti nelle nostre campagne è necessario agire. Ghetti, pseudo tendopoli, campi di baracche, sono luoghi contrari ai diritti fondamentali degli esseri umani, nei quali i migranti vengono sfruttati, sono contesti dove le varie criminalità, locali e straniere, si ritrovano insieme per rendere ultimi gli indifesi. Questi luoghi non possono né devono essere accettati in Puglia. La Regione sta predisponendo un piano per la chiusura di tutti questi ghetti. Non sarà facile perché in alcuni casi sono insediamenti che esistono da decenni, ma non faremo un passo indietro né permetteremo che qualcuno possa speculare o trovare fonti di business in questa fase, perché in gioco cfè la vita e la salute di esseri umani. Per questo chiedo che tutti, istituzioni, sindacati, organizzazioni datoriali, mondo dell'associazionismo e della Chiesa collaborino con la Regione Puglia ad un percorso che arrivi alla cancellazione di queste vergogne che attanagliano molte parti del nostro Paese e della nostra terra. Solo così avremo davvero diritto di commentare le morti di Mohamed Abdullah e quella odierna di Talla Seckh.

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