La notizia è stata ufficializzata dallo stesso titolare del Viminale in occasione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, tenutosi presso la sede prefettizia del capoluogo pugliese nel pomeriggio di venerdì 5 febbraio, presieduto dal medesimo Ministro e dal Prefetto di Bari, S.E. Dott,essa Carmela Pagano e al quale hanno partecipato il Sindaco di Bari e della Città Metropolitana, Antonio Decaro, il Questore Antonio De Iesu e i Comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato.
Al termine della riunione, nell'incontro con la stampa , è stato confermato - come dai dati diffusi lo scorso 26 gennaio - un netto calo della percentuale dei crimini, stimata al 5 %.
ALFANO: "ALLERTA RESTA ALTA" - "Sul terrorismo a Bari c'è un livello di allerta alto come nel resto del Paese perché Bari non è solo un porto ma è anche una porta, guarda a Oriente ed è guardata da Oriente". A dichiararlo a Bari il ministro dell'Interno, Angelino Alfano.
"Valuteremo con grande attenzione lo sviluppo geopolitico dei prossimi mesi - ha proseguito Alfano parlando di allarme terrorismo - perché l'intensificarsi del traffico e del flusso di migranti sulla rotta balcanica può avere una ricaduta su questo tratto di mare".
"L'Italia - ha continuato quindi il ministro - è stata bersagliata negli ultimi tre anni da flussi che derivavano dal Mediterraneo centrale. Noi siamo lì a vigilare e il livello di attenzione è notevolissimo. Se dovessero servire più uomini e più mezzi perché dovessimo notare un incremento su quella rotta - ha assicurato - non avremo difficoltà a inviarli".
