L'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'infermiera è stata disposta dal gip del Tribunale di Livorno. Secondo le indagini, la donna è ritenuta responsabile del reato di omicidio volontario continuato, avvenuto negli anni 2014 e 2015, di 13 pazienti tutti ricoverati, a vario titolo e per diverse patologie, presso l'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale civile di Piombino.
L'"arma" usata: un farmaco non previsto dalle terapie prescritte ai pazienti. Il farmaco non figurerebbe nei piani terapeutici dei pazienti ognuno dei quali era ricoverato nel reparto di rianimazione e di anestesia dell'ospedale toscano per patologie diverse tra loro.
Dopo l'arresto la donna è stata trasferita nel carcere di Pisa l'infermiera professionale arrestata dal Nas di Livorno con l'accusa di omicidio volontario e continuato su 13 pazienti ricoverati all'ospedale di Piombino. La donna, 55 anni, originaria di Savona da una famiglia piemontese, era in Toscana dall'inizio degli anni '80.
Dopo l'arresto la donna è stata trasferita nel carcere di Pisa l'infermiera professionale arrestata dal Nas di Livorno con l'accusa di omicidio volontario e continuato su 13 pazienti ricoverati all'ospedale di Piombino. La donna, 55 anni, originaria di Savona da una famiglia piemontese, era in Toscana dall'inizio degli anni '80.