TARANTO - Per la terza volta a Taranto, nell'Agorà della Cittadella delle imprese, organizzato da Camera di commercio, CNA Taranto e Tarantolab, si svolgerà il 2 aprile 2016 Genuino Day, edizione extra USA di Arduino Day 2016. Quest'anno, il compleanno di Arduino - il famosissimo hardware open source - sarà festeggiato a Taranto con molte novità.
Al talk sull'artigianato digitale, con gli interventi del presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli, del direttore di CNA Bari, Giuseppe Riccardi, del Presidente di CNA Taranto, Gaetano L'Assainato e del Presidente di TarantoLab, Umberto Talamo, seguirà la presentazione di ARDUIDEE. Umberto Talamo ed Elisabetta Scalera, dirigente dell'IS Vico - De Carolis, sede del Centro territoriale di supporto per l'handicap della provincia di Taranto illustreranno il concorso per l'ideazione e la realizzazione con stampa 3D e hardware Arduino/Genuino di supporti per diversabili al quale hanno partecipato molte scuole tarantine. I progetti saranno valutati, in partnership con Programma Sviluppo, e premiati dagli sponsor, primo premio una stampante 3D.
Intanto l'Agorà sarà sede per tutta la giornata dell'esposizione dei maker del territorio, che quest'anno avranno anche la possibilità di presentare i loro progetti, mentre l'associazione ISAC Pro si occuperà di animare la manifestazione con giochi sempre dedicati alla disabilità.
Genuino Day Taranto vedrà la partecipazione del soggetto responsabile del progetto Reves2 - Rete per il volontariato etico e solidale, l'Associazione culturale "Marco Motolese" (presieduta dalla prof.ssa Carmen Galluzzo) e delle associazioni della stessa rete.
"Un'evento imperdibile, co-organizzato ed ospitato dalla Camera di commercio di Taranto partecipa per il terzo anno consecutivo - commenta il Presidente dell'Ente camerale, Luigi Sportelli. È l'occasione per parlare di artigianato digitale, di un nuovo modello produttivo che si nutre di innovazione aperta, condivisione, senza perdere di vista tradizione e territorio. Inoltre, il taglio sociale che come organizzatori abbiamo dato a questa edizione è perfettamente in linea con la nostra idea di responsabilità sociale e con la nostra azione di sensibilizzazione sulla necessità di un nuovo approccio all'economia, basato molto più sulla costruzione di legami, ecosistemi e beni relazionali e sempre meno sul semplice profitto fine a se stesso. La filosofia open source di Arduino è, per estensione, anche questo”.
“Dalla prima edizione di Arduino Day, grazie al supporto del Presidente Luigi Sportelli, del Segretario generale Francesco De Giorgio e di Francesca Sanesi della Camera di Commercio di Taranto, abbiamo scoperto che ci sono tante persone che hanno voglia di cambiare questo tipo di capitalismo ormai obsoleto, superato - sottolinea il Presidente di CNA Taranto, Gaetano L’Assainato. Persone che conoscono bene la sharing economy, che hanno letto i libri di Jeremy Rifkin sulla terza rivoluzione industriale, sulla società a costo marginale zero. Persone adulte, giovanissimi, studenti, imprenditori e insegnanti che, da soli o in piccoli gruppi, appassionati di tecnologia, di applicazioni innovative, di stampanti 3d, di droni, di disegno digitale, coltivano la passione del nuovo, della società ad impatto ambientale zero, a km. zero, a rifiuti zero. Abbiamo provato ad unire ciò che era sparso e si sta sviluppando l’idea della comunità dell’”Economia della conoscenza, dell’innovazione”, del benessere in senso olistico che riguarda il presente e il futuro, il rispetto della natura,dell’ambiente, della cultura, della storia. Maker (artigiani digitali) che hanno voglia di lavorare insieme, lontani dall’imprenditoria legata alla solita politica estrattiva che sfrutta il territorio e la popolazione locale a favore di pochi grandi gruppi che, finite le risorse, lasciano il deserto, l’ambiente contaminato, i cassintegrati, i disoccupati, le tante competenze create ed abbandonate al proprio destino.
Tutto ciò con la speranza della partecipazione sempre più numerosa delle persone con la mente aperta e delle Istituzioni che vorranno supportare e partecipare a questo movimento che avanza, si autoalimenta, cresce e crea nuova e sana energia”.
“Liberare il “pensiero divergente”, cioè la capacità di dare più risposte alla stessa domanda, cercare più soluzioni allo stesso problema, per invertire il paradigma che ci ha visto protagonisti da sempre di una economia quasi esclusivamente al “servizio” della grande industria e dell’Arsenale Militare - evidenzia Umberto Talamo. Trasmettere “speranza” ai tanti giovani che ormai numerosissimi partecipano alla manifestazione mostrando loro che esiste un modo diverso di affrontare il mondo che li aspetta, un mondo nel quale è oggi possibile mettere in gioco la propria creatività per costruirsi un lavoro e un avvenire. Mostrare che l’innovazione tecnologica può e deve essere usata come grimaldello per accedere al forziere del mercato economico globalizzato nel quale è possibile entrare anche restando a casa propria.
Ed è questo il mio maggiore cruccio, lo dico come docente: “il vero dramma di questa città è che si sta svuotando di intelligenze e di risorse umane”, tutti i nostri migliori studenti vanno via dalla nostra città e nella maggior parte dei casi non tornano. Questo è la realtà di Taranto. Come è possibile creare imprese innovative, tecnologiche, mettere in campo nuove idee se chi potrebbe avere e sviluppare quelle idee non è più sul territorio? E sono proprio i nostri ragazzi che magari al nord o addirittura all’estero si distinguono: come Cosimo, re degli startupper italiani (vive tra Roma e gli Stati Uniti), Alessandro, del quale l’Hoepli ha pubblicato un bel libro che parla della pubblicità su Facebook (vive a Bologna) oppure Gianluigi che appena laureato è stato assunto da una delle più importanti aziende automobilistiche italiane e vive al nord. Ma l’elenco è lungo, ogni famiglia tarantina potrebbe citare un caso di questi, potremmo riempire parte della “siliconvalley” (escludendo quelli che già ci sono... come Leonardo che lavora a Twitter) e non esagero.
E allora concludo: ce la possiamo fare ma dobbiamo creare una vera community tarantina delle eccellenze e fare in modo che qui si esprima e si radichi. Una sorta di coworking che ancor prima di essere “spazio fisico” deve essere culturale.
Un messaggio anche per miei colleghi insegnanti: sfruttiamo al meglio le risorse del Piano Nazionale della Scuola Digitale, è un’occasione unica per cambiare la didattica. Utilizziamo la tecnologia e le nuove metodologie per arrivare in maniera più diretta ed efficace alla mente e al cuore dei nostri ragazzi. Il cambiamento dipende soprattutto da noi, abbiamo una grande responsabilità”.
Al talk sull'artigianato digitale, con gli interventi del presidente della Camera di commercio di Taranto, Luigi Sportelli, del direttore di CNA Bari, Giuseppe Riccardi, del Presidente di CNA Taranto, Gaetano L'Assainato e del Presidente di TarantoLab, Umberto Talamo, seguirà la presentazione di ARDUIDEE. Umberto Talamo ed Elisabetta Scalera, dirigente dell'IS Vico - De Carolis, sede del Centro territoriale di supporto per l'handicap della provincia di Taranto illustreranno il concorso per l'ideazione e la realizzazione con stampa 3D e hardware Arduino/Genuino di supporti per diversabili al quale hanno partecipato molte scuole tarantine. I progetti saranno valutati, in partnership con Programma Sviluppo, e premiati dagli sponsor, primo premio una stampante 3D.
Intanto l'Agorà sarà sede per tutta la giornata dell'esposizione dei maker del territorio, che quest'anno avranno anche la possibilità di presentare i loro progetti, mentre l'associazione ISAC Pro si occuperà di animare la manifestazione con giochi sempre dedicati alla disabilità.
Genuino Day Taranto vedrà la partecipazione del soggetto responsabile del progetto Reves2 - Rete per il volontariato etico e solidale, l'Associazione culturale "Marco Motolese" (presieduta dalla prof.ssa Carmen Galluzzo) e delle associazioni della stessa rete.
"Un'evento imperdibile, co-organizzato ed ospitato dalla Camera di commercio di Taranto partecipa per il terzo anno consecutivo - commenta il Presidente dell'Ente camerale, Luigi Sportelli. È l'occasione per parlare di artigianato digitale, di un nuovo modello produttivo che si nutre di innovazione aperta, condivisione, senza perdere di vista tradizione e territorio. Inoltre, il taglio sociale che come organizzatori abbiamo dato a questa edizione è perfettamente in linea con la nostra idea di responsabilità sociale e con la nostra azione di sensibilizzazione sulla necessità di un nuovo approccio all'economia, basato molto più sulla costruzione di legami, ecosistemi e beni relazionali e sempre meno sul semplice profitto fine a se stesso. La filosofia open source di Arduino è, per estensione, anche questo”.
“Dalla prima edizione di Arduino Day, grazie al supporto del Presidente Luigi Sportelli, del Segretario generale Francesco De Giorgio e di Francesca Sanesi della Camera di Commercio di Taranto, abbiamo scoperto che ci sono tante persone che hanno voglia di cambiare questo tipo di capitalismo ormai obsoleto, superato - sottolinea il Presidente di CNA Taranto, Gaetano L’Assainato. Persone che conoscono bene la sharing economy, che hanno letto i libri di Jeremy Rifkin sulla terza rivoluzione industriale, sulla società a costo marginale zero. Persone adulte, giovanissimi, studenti, imprenditori e insegnanti che, da soli o in piccoli gruppi, appassionati di tecnologia, di applicazioni innovative, di stampanti 3d, di droni, di disegno digitale, coltivano la passione del nuovo, della società ad impatto ambientale zero, a km. zero, a rifiuti zero. Abbiamo provato ad unire ciò che era sparso e si sta sviluppando l’idea della comunità dell’”Economia della conoscenza, dell’innovazione”, del benessere in senso olistico che riguarda il presente e il futuro, il rispetto della natura,dell’ambiente, della cultura, della storia. Maker (artigiani digitali) che hanno voglia di lavorare insieme, lontani dall’imprenditoria legata alla solita politica estrattiva che sfrutta il territorio e la popolazione locale a favore di pochi grandi gruppi che, finite le risorse, lasciano il deserto, l’ambiente contaminato, i cassintegrati, i disoccupati, le tante competenze create ed abbandonate al proprio destino.
Tutto ciò con la speranza della partecipazione sempre più numerosa delle persone con la mente aperta e delle Istituzioni che vorranno supportare e partecipare a questo movimento che avanza, si autoalimenta, cresce e crea nuova e sana energia”.
“Liberare il “pensiero divergente”, cioè la capacità di dare più risposte alla stessa domanda, cercare più soluzioni allo stesso problema, per invertire il paradigma che ci ha visto protagonisti da sempre di una economia quasi esclusivamente al “servizio” della grande industria e dell’Arsenale Militare - evidenzia Umberto Talamo. Trasmettere “speranza” ai tanti giovani che ormai numerosissimi partecipano alla manifestazione mostrando loro che esiste un modo diverso di affrontare il mondo che li aspetta, un mondo nel quale è oggi possibile mettere in gioco la propria creatività per costruirsi un lavoro e un avvenire. Mostrare che l’innovazione tecnologica può e deve essere usata come grimaldello per accedere al forziere del mercato economico globalizzato nel quale è possibile entrare anche restando a casa propria.
Ed è questo il mio maggiore cruccio, lo dico come docente: “il vero dramma di questa città è che si sta svuotando di intelligenze e di risorse umane”, tutti i nostri migliori studenti vanno via dalla nostra città e nella maggior parte dei casi non tornano. Questo è la realtà di Taranto. Come è possibile creare imprese innovative, tecnologiche, mettere in campo nuove idee se chi potrebbe avere e sviluppare quelle idee non è più sul territorio? E sono proprio i nostri ragazzi che magari al nord o addirittura all’estero si distinguono: come Cosimo, re degli startupper italiani (vive tra Roma e gli Stati Uniti), Alessandro, del quale l’Hoepli ha pubblicato un bel libro che parla della pubblicità su Facebook (vive a Bologna) oppure Gianluigi che appena laureato è stato assunto da una delle più importanti aziende automobilistiche italiane e vive al nord. Ma l’elenco è lungo, ogni famiglia tarantina potrebbe citare un caso di questi, potremmo riempire parte della “siliconvalley” (escludendo quelli che già ci sono... come Leonardo che lavora a Twitter) e non esagero.
E allora concludo: ce la possiamo fare ma dobbiamo creare una vera community tarantina delle eccellenze e fare in modo che qui si esprima e si radichi. Una sorta di coworking che ancor prima di essere “spazio fisico” deve essere culturale.
Un messaggio anche per miei colleghi insegnanti: sfruttiamo al meglio le risorse del Piano Nazionale della Scuola Digitale, è un’occasione unica per cambiare la didattica. Utilizziamo la tecnologia e le nuove metodologie per arrivare in maniera più diretta ed efficace alla mente e al cuore dei nostri ragazzi. Il cambiamento dipende soprattutto da noi, abbiamo una grande responsabilità”.