di NICOLA ZUCCARO - Efficienza, economia e pulizia. Sono le 3 E richiamate da Domenico Di Paola in apertura della conferenza stampa convocata dalle opposizioni all'indomani della presentazione alla cittadinanza (o pseudo tale per come essa è avvenuta)
del Bilancio preventivo che prevede gli aumenti relativi dei titoli di viaggio sulle linee Amtab e della TARI, meglio conosciuta come Tassa per i Rifiuti. E per tramite di quest'ultima, oltre a Di Paola, hanno puntato l'indice anche i consiglieri Carrieri, Mangano, Picaro, Romito e Melini contro Antonio Decaro e dagli stessi definito il 'Sindaco Gabelliere'.
Il tanto discusso aumento dell'aliquota rappresenta, per le minoranze presenti in Aula Dalfino, quel danno che si aggiunge ad una beffa testimoniata da una Bari sempre più sporca e dall'inerzia dell'attuale Amministrazione comunale nel mettere definitivamente mano sulla gestione delle discariche ubicate nell'entroterra barese.
Un aspetto che diventa ancor più mortificante se si pensa, come preannunciato da Irma Melini, che, nei prossimi mesi, con la probabile e definitiva entrata in vigore della raccolta "porta a porta", ci sarà il rischio per i baresi di dover depositare per 3 giorni "l'umido" nelle proprie case. Un dato preoccupante così come le 86 sulle 218 delibere relative ai debiti fuori bilancio (in attesa di approvazione per la mancanza in aula del numero legale) e per le quali a pagarne saranno, come al solito, i cittadini. Comunque e sempre.
Il tanto discusso aumento dell'aliquota rappresenta, per le minoranze presenti in Aula Dalfino, quel danno che si aggiunge ad una beffa testimoniata da una Bari sempre più sporca e dall'inerzia dell'attuale Amministrazione comunale nel mettere definitivamente mano sulla gestione delle discariche ubicate nell'entroterra barese.
Un aspetto che diventa ancor più mortificante se si pensa, come preannunciato da Irma Melini, che, nei prossimi mesi, con la probabile e definitiva entrata in vigore della raccolta "porta a porta", ci sarà il rischio per i baresi di dover depositare per 3 giorni "l'umido" nelle proprie case. Un dato preoccupante così come le 86 sulle 218 delibere relative ai debiti fuori bilancio (in attesa di approvazione per la mancanza in aula del numero legale) e per le quali a pagarne saranno, come al solito, i cittadini. Comunque e sempre.