di VITTORIO POLITO - L’ex Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nel 2003, in occasione della festa della donna, inviò un messaggio al Ministro delle Pari Opportunità che così si concludeva: “La presenza femminile in Italia trova ancora inadeguata diffusione nelle istituzioni e nel mondo politico. È un divario che va certamente colmato, non solo per ampliare le pari opportunità , ma anche perché grande ne sarà il vantaggio per la vita pubblica. Nelle democrazie nelle quali la presenza femminile è già pienamente affermata anche nelle istituzioni si avverte maggiore equilibrio nel dibattito tra le parti, maggiore vicinanza tra istituzioni e società civile”.
Purtroppo, ancora oggi, si deve constatare che il Consiglio di Ciampi è ancora disatteso e che solo qualche timido passo avanti è stato fatto. Ciò non toglie il ruolo che la donna pian piano si sta guadagnando, auspicando che il divario diminuisca sempre più.
Curiosando tra le numerose notizie che ci sono state tramandate nel tempo sulle origini della regione pugliese e della città di Bari, si trovano significative testimonianze sul doveroso tributo di omaggio nei confronti delle nostre donne.
A testimoniare il contributo di omaggio verso la donnabarese, viene in nostro aiuto Plinio il Vecchio con la sua “Naturalis historia, attraverso la quale tramandò, insieme a parecchie esperienze personali, innumerevoli altre notizie. Tra queste, mi piace ricordare quella riportata da Vito Antonio Melchiorrenella sua pubblicazione “Donne baresi (Adda Editore): “La tradizione storica, tramandata da Plinio, attribuisce l’origine della regione pugliese a dodici donne adolescenti e ad altrettante vergini, provenienti dall’opposta sponda illirica, riconoscendo implicitamente ad almeno una di tali coppie il merito di aver dato origine alla popolazione che fondò Bari”, dimostrando che a quell’epoca la dignità femminile era perfettamente pari a quella maschile.
Purtroppo, ancora oggi, si deve constatare che il Consiglio di Ciampi è ancora disatteso e che solo qualche timido passo avanti è stato fatto. Ciò non toglie il ruolo che la donna pian piano si sta guadagnando, auspicando che il divario diminuisca sempre più.
Curiosando tra le numerose notizie che ci sono state tramandate nel tempo sulle origini della regione pugliese e della città di Bari, si trovano significative testimonianze sul doveroso tributo di omaggio nei confronti delle nostre donne.
A testimoniare il contributo di omaggio verso la donnabarese, viene in nostro aiuto Plinio il Vecchio con la sua “Naturalis historia, attraverso la quale tramandò, insieme a parecchie esperienze personali, innumerevoli altre notizie. Tra queste, mi piace ricordare quella riportata da Vito Antonio Melchiorrenella sua pubblicazione “Donne baresi (Adda Editore): “La tradizione storica, tramandata da Plinio, attribuisce l’origine della regione pugliese a dodici donne adolescenti e ad altrettante vergini, provenienti dall’opposta sponda illirica, riconoscendo implicitamente ad almeno una di tali coppie il merito di aver dato origine alla popolazione che fondò Bari”, dimostrando che a quell’epoca la dignità femminile era perfettamente pari a quella maschile.