di FREDERIC PASCALI - La settima edizione del Bari International Film Festival, presentata ufficialmente ieri mattina a Roma presso la “Casa del Cinema” da Felice Laudadio, ideatore e Direttore del Bif&st, con il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano tra gli intervenuti, ha delineato una manifestazione imperniata sul ricordo, e il tributo, verso il grande Ettore Scola, dal giugno 2010 presidente del Festival, e dell’indimenticabile Marcello Mastroianni. Complessivamente un programma denso e sempre più incentrato sull’aspetto divulgativo del Cinema come arte, pensiero e storia sociale dell’uomo.
Istituita la nuova sezione “ItaliaFilmFest/Nuove proposte”, con 8 film italiani di lungometraggio in anteprima mondiale, il concorso “ItaliFilmFest/Opere prime e seconde” appare il più interessante con, tra i tanti,“La macchinazione” di David Grieco, film inchiesta sul delitto Pasolini con Massimo Ranieri nei panni del grande poeta e l’acclamato “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria e Luca Marinelli.
Tra le novità compare anche la sezione “Conversazioni con …” curata da Beatrice Kruger e dedicata all’incontro del pubblico con il talento di registi, attori e produttori. Tra i previsti spicca il 4 aprile il contributo di Toni Servillo.
Rese note le “Anteprime internazionali”, consueti capisaldi del programma serale presso il Teatro Petruzzelli. “Concussion” di Peter Landesman, con Will Smith e Alec Baldwin, avrà il compito del debutto di sabato 2 aprile, il travolgente “The man who knew infinity” di Matt Brown con Jeremy Irons, Dev Patel e Stephen Fry si attesta tra gli imperdibili.
Già definiti i vincitori del concorso “ItaliaFilmFest”, decretati dalla giuria di 9 critici aderenti al “Sindacato nazionale critici cinematografici italiani” con in evidenza la vittoria di Matteo Garrone come miglior regista per il “Racconto dei racconti”. I premi verranno consegnati nell’ambito delle serate del Petruzzelli.
Da non dimenticare la rassegna “Red Scare Black List” con il tributo a Dalton Trumbo, tra i perseguitati della famigerata “Commissione per le attività antiamericane”, compreso di alcune pellicole frutto delle sue sceneggiature e del recentissimo relativo biopic “Trumbo”, e i documentari “Alcide De Gasperi, il miracolo italiano” di Franco Mariotti e “I sogni del lago salato” di Andrea Segre.
Istituita la nuova sezione “ItaliaFilmFest/Nuove proposte”, con 8 film italiani di lungometraggio in anteprima mondiale, il concorso “ItaliFilmFest/Opere prime e seconde” appare il più interessante con, tra i tanti,“La macchinazione” di David Grieco, film inchiesta sul delitto Pasolini con Massimo Ranieri nei panni del grande poeta e l’acclamato “Lo chiamavano Jeeg Robot” di Gabriele Mainetti con Claudio Santamaria e Luca Marinelli.
Tra le novità compare anche la sezione “Conversazioni con …” curata da Beatrice Kruger e dedicata all’incontro del pubblico con il talento di registi, attori e produttori. Tra i previsti spicca il 4 aprile il contributo di Toni Servillo.
Rese note le “Anteprime internazionali”, consueti capisaldi del programma serale presso il Teatro Petruzzelli. “Concussion” di Peter Landesman, con Will Smith e Alec Baldwin, avrà il compito del debutto di sabato 2 aprile, il travolgente “The man who knew infinity” di Matt Brown con Jeremy Irons, Dev Patel e Stephen Fry si attesta tra gli imperdibili.
Già definiti i vincitori del concorso “ItaliaFilmFest”, decretati dalla giuria di 9 critici aderenti al “Sindacato nazionale critici cinematografici italiani” con in evidenza la vittoria di Matteo Garrone come miglior regista per il “Racconto dei racconti”. I premi verranno consegnati nell’ambito delle serate del Petruzzelli.
Da non dimenticare la rassegna “Red Scare Black List” con il tributo a Dalton Trumbo, tra i perseguitati della famigerata “Commissione per le attività antiamericane”, compreso di alcune pellicole frutto delle sue sceneggiature e del recentissimo relativo biopic “Trumbo”, e i documentari “Alcide De Gasperi, il miracolo italiano” di Franco Mariotti e “I sogni del lago salato” di Andrea Segre.