Calcio: Buffon, dopo Conte? Uno come lui

ROMA - Il portierone azzurro Gigi Buffon, capitano dell'Italia, non ha un candidato alla successione di Conte sulla panchina dell'Italia, ma un indentikit si'. "Ci sono tanti papabili, ma in testa non ho nessuno - ha detto a RaiSport - L'auspicio e' che si continui il percorso cominciato con Conte: e' un piacere vedere come ci allena, e noi siamo assetati di impare". Buffon, che con Conte ha lavorato nei tre anni Juve, parla delle parole del ct sull'addio. "Il garage? Uno come lui fa fatica a stare lontano dal campo, questi due anni sono stati uno strappo alla regola contiana. Ma ha tracciato una strada in nazionale, e anche l'Italia deve andare nella direzione che il calcio indica: con una squadra che fatica a proporre i talenti di 4 o 5 anni fa, e' necessario lavorare, lavorare, lavorare. In campo si vede, siamo compatti e coordinati".

Il portiere della Juve ha parlato anche delle 'sirene' per Bonucci e Zaza: "non ho paura di perderli, sono ragazzi intelligenti e sanno che alla Juve c'e' un progetto importante che e' anche un sogno: arrivare entro due anni a una nuova finale di Champions". Discorso inevitabilmente legato alla sua carriera. "Mi avvio alla conclusione, ma felice: vivo la mia eta' dell'oro, riesco a guardare con soddisfazione a tutto quello che ho fatto, e a condividerlo con chi mi sta attorno", spiega. Quanto all'ode alla porta scritta per celebrare il record di imbattibilità, "e' come il rapporto tra Valentino Rossi e la sua moto, avete visto che la carezza? Tra me e la porta c'e' un rapporto viscerale, ogni gol preso e' uno schiaffo a lei e contemporaneamente a me".


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