Al via il Biol 2016, Capone: “Competere aiuta la qualità dell’offerta: dal Biol una Carta degli Oli in tutti i ristoranti”

 LECCE – Il Salento olivicolo non può essere oscurato dalla Xylella, ma è un concentrato secolare di cultura e qualità del prodotto, che resta inattaccabile dal batterio: dunque Evo always healthy,  extravergine sempre sano. E’ infatti sotto questo slogan che si è aperto oggi il XXI Premio Biol, il più importante evento internazionale dedicato all’olivicoltura biologica, per la prima volta di scena a Lecce, organizzato dal CIBi - Consorzio Italiano per il Biologico e promosso da Camera di Commercio di Bari e Regione Puglia - Assessorato all'Agricoltura.

A tagliare il nastro al museo Must, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone: “Il Biol è una grande occasione per la Puglia – ha dichiarato - perché competere aiuta a migliorarsi.Ma dobbiamo fare ancora meglio. Stiamo raccogliendo i frutti di un grande lavoro, degli agricoltori, degli imprenditori, di un impegno nonostante l'imperversare della xylella. Quello pugliese è un olio che profuma di sacrificio, di ulivi secolari, di tradizioni tramandate di generazione in generazione. Tutto questo deve essere raccontato, tradotto in una "Carta degli oli" per i ristoratori, che dica quale tipo di olio si utilizza e le sue caratteristiche. Come assessore all'Industria turistica è un impegno che mi sento di assumere lanciando, al contempo, una sfida: la sfida del design e del packaging, che il Biol valorizza da sempre”.

Al museo Must, epicentro della manifestazione, è stata allestita “Un mondo d’olio”, la  scenografica esposizione degli extravergini in gara, di fatto una panoramica sul mondo del packaging olivicolo mondiale. E’ qui che il coordinatore del Biol, Nino Paparella, ha presentato la Giuria internazionale, composta da 25 esperti (molti dei quali anche stakeholders) provenienti, oltre che da varie regioni italiane, anche da altri 10 Paesi: Germania, Slovenia, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Spagna, Tunisia, Usa, Cile e Siria. Il panel si è insediato per la prima sessione di assaggio: dovrà valutare i finalisti tra gli oltre 400 gli oli in gara, provenienti da 16 Paesi: Albania, Arabia, Argentina, Austria, Croazia, Germania, Grecia, Israele, Italia (in particolare, concorrono un centinaio di oli pugliesi, di cui una ventina salentini), Libano, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia, Usa. Insomma, un’autentica summa del patrimonio di biodiversità olivicola del pianeta.

Intanto in un corner del museo l’ecodesigner barese Semmy Marziliano ha cominciato a lavorare live un blocco di un olivo di circa 250 anni, parte di una branca più grande spezzatasi per cause naturali nell’area tra Gallipoli e Nardò, per ricavare materialmente la scultura del Premio per il vincitore.

In parallelo, in piazza S. Oronzo, sino a sera spazio alla Mostra-mercato della sostenibilità e dei nuovi stili di vita, in collaborazione con Oltre Mercato Salento: tutti produttori locali, e degustazioni di formaggi, prodotti da forno, verdure, conserve e naturalmente olio. Food, ma non solo. Tra gli stand anche molte associazioni di economia etica (come Banca dei semi, Ass. Ruotando, Pollicini Verdi, Oleoteca Bike Terrasud), artigiani del legno d'ulivo, e un corner per valutare in diretta gli oli da cucina portati da casa dai consumatori, in collaborazione con l’Istituto De Pace di Lecce e l’agronomo Carmelo Buttazzo. Ultimo appuntamento della giornata, un seminario al Must sul filo rosso che lega olio di oliva, salute e biodiversità.

Domani (domenica 20), dalle 10 alle 13 ancora Mostra-mercato in piazza, mentre dal mattino continueranno i lavori del panel di assaggio, che si chiuderanno - solo per giurati e stakeholders - con una visita pomeridiana ai territori rurali di Gallipoli e ai frantoi ipogei. Lunedì 21 gran chiusura al Must: dalle 10 alle 12 la Giuria dei bambini  affiancherà i giurati senior per assegnare il premio “BiolKids” all’olio più gradevole per i giovani palati; alle 12.30 la proclamazione di tutti i vincitori (tutti i dettagli su www.premiobiol.it).

Il Premio Biol è patrocinato da Ministero delle Politiche Agricole, Comune di Lecce, Ifoam, AgribioMediterraneo, Associazione BiolItalia e Consorzio Puglia Natura.

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