BARI - “Nonostante solleciti ed esposti, i partecipanti ad un corso cofinanziato dalla Regione che mirava all’inserimento professionale di persone diversamente abili, attendono ancora l’indennità prevista per un valore di quasi 1000€ a testa” questa la denuncia dei consiglieri M5S in Regione Puglia Antonella Laricchia, Gianluca Bozzetti e Grazia Di Bari, che annunciano di aver già depositato una interrogazione a riguardo indirizzata all’assessore Leo, per richiedere che si faccia chiarezza sulla vicenda e che vengano erogati i contributi dovuti.
Il corso in questione, fanno sapere i pentastellati, si è svolto tra il 2009 e il 2010 ed è stato promosso dall’ente di formazione A.I.Q.F. e cofinanziato da Regione Puglia, UE, Fondo Sociale Europeo e Ministero del Lavoro. La vicenda assume contorni inquietanti se si pensa che, già nel 2009, l’AIQF era finita in relazione ad altri bandi, sotto inchiesta per truffa nei confronti della Regione Puglia e che, a fine gennaio scorso, erano arrivate le prime condanne a carico del presidente e di alcuni responsabili dell’AIQF della sede di Maglie.
“I corsisti in questione hanno subito già fin troppe ingiustizie - dichiarano i pentastellati - infatti, solo dopo loro ripetuti solleciti presso gli uffici regionali del settore Formazione Professionale, l’esame di fine corso è stato conseguito nel 2012 e, la Regione stessa, sostituendosi giustamente all’Aiqf, ha erogato nel 2013 gli attestati di frequenza. Tuttavia ad oggi non vi è nessuna traccia dell’indennità di circa 900€. Sappiamo che la Regione si è costituita parte civile nel processo e per questi motivi abbiamo chiesto all’assessore Sebastiano Leo, di chiarire se la Regione ritenga che la pendenza di procedimenti penali a carico dell’AIqf possa avere effetti sul riconoscimento del corso e se e quali azioni intenda intraprendere, e le relative tempistiche, per definire finalmente la questione al fine di erogare le indennità dovute ai corsisti. Chiediamo che la Giunta dedichi la giusta attenzione a questa vicenda - concludono - rendendo quando dovuto ai partecipanti al corso, che in questa vicenda non hanno colpe”.
Il corso in questione, fanno sapere i pentastellati, si è svolto tra il 2009 e il 2010 ed è stato promosso dall’ente di formazione A.I.Q.F. e cofinanziato da Regione Puglia, UE, Fondo Sociale Europeo e Ministero del Lavoro. La vicenda assume contorni inquietanti se si pensa che, già nel 2009, l’AIQF era finita in relazione ad altri bandi, sotto inchiesta per truffa nei confronti della Regione Puglia e che, a fine gennaio scorso, erano arrivate le prime condanne a carico del presidente e di alcuni responsabili dell’AIQF della sede di Maglie.
“I corsisti in questione hanno subito già fin troppe ingiustizie - dichiarano i pentastellati - infatti, solo dopo loro ripetuti solleciti presso gli uffici regionali del settore Formazione Professionale, l’esame di fine corso è stato conseguito nel 2012 e, la Regione stessa, sostituendosi giustamente all’Aiqf, ha erogato nel 2013 gli attestati di frequenza. Tuttavia ad oggi non vi è nessuna traccia dell’indennità di circa 900€. Sappiamo che la Regione si è costituita parte civile nel processo e per questi motivi abbiamo chiesto all’assessore Sebastiano Leo, di chiarire se la Regione ritenga che la pendenza di procedimenti penali a carico dell’AIqf possa avere effetti sul riconoscimento del corso e se e quali azioni intenda intraprendere, e le relative tempistiche, per definire finalmente la questione al fine di erogare le indennità dovute ai corsisti. Chiediamo che la Giunta dedichi la giusta attenzione a questa vicenda - concludono - rendendo quando dovuto ai partecipanti al corso, che in questa vicenda non hanno colpe”.