“Chi fermerà la musica?, protesta del Liceo Archita in Piazza della Vittoria
Gli studenti, i loro genitori e i docenti del Liceo Musicale Archita di Taranto si sono uniti così ai loro colleghi del resto d’Italia sperando che la musica – nel paese della musica – non sia ancora una volta mortificata.
La mobilitazione dei licei musicali e coreutici italiani è stata determinata dalla pubblicazione del decreto ministeriale sulle nuove classi di concorso, del successivo decreto ministeriale sul bando di concorso e sul Contratto della mobilità territoriale e professionale che regolano l'accesso agli insegnamenti. Dal prossimo anno scolastico la maggior parte dei docenti delle materie musicali e coreutiche di indirizzo (musica d’insieme, storia della musica, strumento musicale, tecnologie musicali, teoria analisi e composizione e tutte le discipline legate alla danza nei coreutici) che attualmente insegnano nei licei musicali e coreutici, di ruolo e non di ruolo, perderanno la possibilità di continuare a insegnare in quanto non potranno partecipare al concorso e molti docenti non potranno più contare su altro incarico scolastico
Tutti i docenti di ruolo, neo immessi in ruolo con la Legge 107 e non di ruolo (abilitati e non abilitati) dei Licei Musicali e Coreutici d’Italia manifestano il loro disagio nel vedere non riconosciuto a nessun titolo dal governo e dal Ministero dell’Istruzione l’impegno profuso in anni di servizio per l’insegnamento delle materie di indirizzo nei licei musicali e coreutici. La loro presenza ha consentito di dare concretezza a un vacillante e confuso quadro normativo del Ministero e nello stesso tempo ha garantito agli studenti il conseguimento di standard elevati di competenze che hanno portato alunni dei licei musicali (e ve ne sono anche molti dell’Archita) ad ottenere l’accesso alle più prestigiose università ed accademie non solo italiane, a vincere concorsi internazionali, ad avere incarichi da teatri, enti ed associazioni musicali e concertistiche. Sono stati anni di ricerca-azione sul campo, di formazione e autoformazione che il Ministero dell’Istruzione vorrebbe ignorare completamente.
I docenti ritengono invece che sia necessario valorizzare l’esperienza acquisita perché i licei musicali e coreutici hanno bisogno dell’esperienza di tutto questo personale per continuare a vivere e finalmente iniziare a prosperare.
Queste le parole di Simone Borsci, uno studente della 4^ A del Liceo Musicale Archita: “Tutto ciò non può essere ignorato, nessuno fermerà il lavoro di docenti che hanno dato l'anima per garantire l'evoluzione del liceo musicale, nessuno potrà mai interrompere il bellissimo rapporto instaurato tra professori ed alunni, nessuno fermerà la MUSICA”!