“Crudeltà in vaschetta”: protesta choc su via Sparano

BARI - Per oltre due ore un'attivista è rimasta sdraiata in una vasca di polistirolo, una copia ingigantita di quelle utilizzate nei supermercati, con tanto di cellophane per coprirne il corpo. Sopra il tutto un'etichetta adesiva, anch'essa in scala, con la scritta ben visibile "Crudeltà in vaschetta".

Intorno a lei, una dozzina di attivisti mostravano con l'invito a scegliere una "Pasqua senza sangue".

Una protesta di forte impatto emotivo, inscenata dal gruppo locale dell'associazione "Essere Animali". Lo scopo - spiega la nota - è far riflettere sull'uccisione di capretti e agnelli che in nome della tradizione avviene ogni anno nelle settimane che precedono la Pasqua.

«Crediamo che sia arrivato il momento di abbandonare una tradizione così crudele, che oramai sempre più persone trovano inaccettabile», dichiara Essere Animali.

Lo scorso anno l'associazione aveva diffuso un filmato ripreso da attivisti sotto copertura all'interno di un macello di agnelli. Nelle immagini, non adatte a un pubblico sensibile, si vedono gli addetti afferrare gli agnelli per le zampe e spostarli bruscamente. Sempre nello stesso filmato, si vedono i cuccioli che assistono impotenti all’uccisione dei loro simili, storditi e sgozzati di fronte ai loro occhi.

«Questi animali sono strappati alle loro madri e uccisi quando sono ancora cuccioli. Quanto accade quotidianamente in allevamenti e macelli è tremendo e non possiamo più far finta di nulla e voltare le spalle. Con le nostre scelte possiamo risparmiare inutili sofferenze e salvare la vita a migliaia di animali», concludono dall'associazione.

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