BARI - “Basta con le proroghe. L’arresto cardiaco non aspetta”. Lo ribadisce il consigliere regionale Ruggiero Mennea (Pd), già impegnato nella diffusione della cultura della prevenzione della morte improvvisa e di una rete di defibrillatori, oggi in occasione del quarto anniversario della morte del pallavolista Vigor Bovolenta, avvenuta mentre era in campo.
Morte che seguì di poche settimane quella di Piermario Morosini, in un campo di calcio. Per effetto di tali eventi drammatici, in Italia è stato introdotto l’obbligo per le associazioni sportive dilettantistiche di dotarsi di defibrillatore semiautomatico negli impianti sportivi, con contestuale proroga di 24 mesi alle società per mettersi in regola.
Il 20 gennaio, alla scadenza di tale proroga, il ministero della Salute ha concesso un'ulteriore dilazione di sei mesi, tutelando la continuità delle attività delle società sportive anziché la salute degli atleti.
Le associazioni di volontariato da tempo impegnate nella lotta contro la morte improvvisa e nella diffusione dei defibrillatori, per sabato 26 marzo, promuovono “L’arresto cardiaco non rispetta la proroga”, la manifestazione con la quale intendono sensibilizzare direttamente presidenti e dirigenti di associazioni sportive affinché si dotino, al più presto, di questo prezioso strumento “salvavita”, a prescindere dalle proroghe. Sabato tutte le associazioni sportive che hanno a cuore la salute dei propri iscritti saranno coinvolte in un grande social flash mob fotografico.
La Bat-Cuore ha aderito a tale manifestazione che si terrà a Barletta, nello spazio antistante l’ingresso del Castello, alle ore 11, grazie alla collaborazione della Fiof e di Ruggiero Dibenedetto e con il sostegno di Ruggiero Mennea.
“Invito tutti quelli che credono nello sport e nella sua importanza – dice Mennea – ad aderire alla manifestazione e ribadisco l’appello, già rivolto nei giorni scorsi ai parlamentari del Pd e al premier Matteo Renzi, a fare presto. La Regione Puglia sta dimostrando da tempo un impegno concreto, dotando scuole e impianti sportivi, già nel nell’ottobre 2013, di duecento defibrillatori. Altri mille – ricorda - saranno acquistati per lo stesso scopo e si provvederà anche alla formazione degli operatori. Ma - conclude - facciamo presto: l’arresto cardiaco non rispetta la proroga”.
Morte che seguì di poche settimane quella di Piermario Morosini, in un campo di calcio. Per effetto di tali eventi drammatici, in Italia è stato introdotto l’obbligo per le associazioni sportive dilettantistiche di dotarsi di defibrillatore semiautomatico negli impianti sportivi, con contestuale proroga di 24 mesi alle società per mettersi in regola.
Il 20 gennaio, alla scadenza di tale proroga, il ministero della Salute ha concesso un'ulteriore dilazione di sei mesi, tutelando la continuità delle attività delle società sportive anziché la salute degli atleti.
Le associazioni di volontariato da tempo impegnate nella lotta contro la morte improvvisa e nella diffusione dei defibrillatori, per sabato 26 marzo, promuovono “L’arresto cardiaco non rispetta la proroga”, la manifestazione con la quale intendono sensibilizzare direttamente presidenti e dirigenti di associazioni sportive affinché si dotino, al più presto, di questo prezioso strumento “salvavita”, a prescindere dalle proroghe. Sabato tutte le associazioni sportive che hanno a cuore la salute dei propri iscritti saranno coinvolte in un grande social flash mob fotografico.
La Bat-Cuore ha aderito a tale manifestazione che si terrà a Barletta, nello spazio antistante l’ingresso del Castello, alle ore 11, grazie alla collaborazione della Fiof e di Ruggiero Dibenedetto e con il sostegno di Ruggiero Mennea.
“Invito tutti quelli che credono nello sport e nella sua importanza – dice Mennea – ad aderire alla manifestazione e ribadisco l’appello, già rivolto nei giorni scorsi ai parlamentari del Pd e al premier Matteo Renzi, a fare presto. La Regione Puglia sta dimostrando da tempo un impegno concreto, dotando scuole e impianti sportivi, già nel nell’ottobre 2013, di duecento defibrillatori. Altri mille – ricorda - saranno acquistati per lo stesso scopo e si provvederà anche alla formazione degli operatori. Ma - conclude - facciamo presto: l’arresto cardiaco non rispetta la proroga”.