di ADRIANA DE SERIO - I Conservatori di Musica italiani, deputati alla formazione accademica musicale, produzione artistica e ricerca, sono stati interessati dalla Legge n. 508 del 21/12/1999 riguardante la riforma del Sistema di Alta Formazione Artistico-Musicale (AFAM, MIUR), divenendo “Istituzioni di alta cultura” di grado universitario.
Ben 77 Istituti di alta formazione musicale esistono in Italia: 54 Conservatori statali (più 4 sedi staccate), 19 Conservatori non statali (ex Istituti Pareggiati), 4 istituti accreditati. Sono frequentati da 50.000 studenti, di cui il 10% stranieri (dato, quest’ultimo, più che doppio rispetto al corrispondente dato delle Università ), con oltre 6.000 diplomati all’anno; 6.000 sono i docenti, con 1.500 unità di personale amministrativo e ausiliario; vengono organizzati oltre 7.000 eventi sul territorio italiano (soprattutto concerti). Sino ad oggi, tuttavia, il MIUR ha disatteso alcuni adempimenti previsti dalla riforma, tra cui l’emanazione dei decreti attuativi (dei regolamenti attuativi previsti dall’art. 2, comma 7 - nove, anche raggruppati - ne sono stati emanati solo due: DPR 132/2003, DPR 212/2005), il rinnovo del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistico-musicale (CNAM), la statalizzazione degli Istituti Superiori di Studi Musicali (ex Pareggiati), la disamina delle proposte di modifica dei piani di studio dei corsi accademici triennali, e dell’ordinamento dei corsi accademici biennali, l’incremento delle risorse.
Una riunione congiunta delle Conferenze dei Direttori, dei Presidenti e dei Presidenti delle Consulte degli studenti dei Conservatori di Musica statali e non statali, si è pertanto tenuta recentemente a Roma presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, stilando due mozioni (votate all’unanimità ), che rimarcano le gravi problematiche esistenti e le inadempienze ministeriali e, in particolare, l’assenza di progettualità politico-culturale riguardante il sistema formativo musicale, con una costante svalutazione dell’importanza della musica nel contesto socio-culturale del Paese. Sono state decise, quindi, azioni di sensibilizzazione, culturali e musicali, realizzate da ciascun Istituto sul territorio nazionale, a partire dal giorno 13 febbraio.
Il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari ha effettuato nella propria sede, nel mese di febbraio: una maratona musicale, a cura della Consulta degli studenti, aperta alla città (sabato 13); un concerto dell’orchestra giovanile di fiati, presso il Liceo Musicale (convenzionato con il Conservatorio) del Convitto Nazionale “Cirillo (mercoledì 17); nella propria sede, la conferenza tematica dei Direttori e dei Consigli Accademici di Conservatori e Istituti Superiori degli Studi Musicali di Puglia (venerdì 19); un concerto cameristico di studenti, presso la Pinacoteca “Giaquinto” (venerdì 26). Tutelare gli studenti afferenti al sistema dell’Alta Formazione Artistico-Musicale, garantendo la spendibilità della rispettiva formazione in ambito internazionale, costituisce una prioritaria finalità per l’assetto governativo italiano, anche nella memoria delle tradizioni culturali che hanno reso celebre la nostra Nazione nel mondo.