L’Africanismo mattarelliano

di NICOLA ZUCCARO - "La società camerunense sia un modello di solidarietà". Dopo i frequenti richiami all'Unità dell'Europa, in occasione della sua visita istituzionale in Camerun, Sergio Mattarella ha lanciato questo monito ai Governanti europei, affinchè gli stessi, alla luce dell'attuale e delicato periodo che il Vecchio Continente sta attraversando sul piano migratorio, possano prendere insegnamento dal Camerun e dalla restante parte centrale del Continente africano, perennemente afflitta dalle guerre e dai conseguenti flussi migratori. E' un Sergio Mattarella "inedito", non solo per essere stato il primo presidente della Repubblica italiano a visitare il Camerun, ma anche perchè dopo i suoi frequenti interventi di taglio esclusivamente europeista ha sorprendentemente risaltato l'importanza dell'Africa, rimarcandone al tempo stesso la sua centralità nell'attuale, complesso e problematico scenario internazionale nonchè nel vigente assetto geopolitico. Elementi, questi ultimi, che associati al prestigio dell'arte, della cultura e delle istituzioni africane segnano nel pensiero internazionalista del successore di Giorgio Napolitano, il passaggio dal consolidato Europeismo al primordiale Africanismo.

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