di NICOLA ZUCCARO - Discuterne sì, sulla base dell'Enciclica Laudato Sì e scritta da Papa Francesco, schierarsi no. Puntuale è stata la presa di posizione dei vescovi italiani, relativamente al referendum sulle trivelle e sui cui quesiti gli italiani saranno chiamati ad esprimersi il prossimo
17 aprile. E in vista dell'appuntamento elettorale, alla campagna referendaria strettamente politica (nella quale i partiti cominciano a
prendere posizione sul Sì o sul No) potrebbe iniziare, parallelamente, una campagna squisitamente ecclesiale nel corso della quale
i cattolici italiani si troveranno difronte a quel bivio rappresentato dalla dicotomia favorevoli-contrari.
La CEI (Conferenza Episcopale italiana), pur non schierandosi, ha invitato gli stessi ad interessarsene perchè il cattolico praticante (a suo dire) deve occuparsi anche di quelle questioni civili, richiamate in tutti quei documenti che compongono il magistero sociale della Chiesa. E in attesa dei tanti convegni o dibattiti che potrebbero animare le parrocchie e le sedi dell'associazionismo cattolico la campagna elettorale, l'auspicio è che i cattolici italiani escano dal letargo delle sacrestie per inaugurare quella nuova stagione dedita all'impegno sociale.
Quest'ultimo negli ultimi anni ad appannaggio di altre culture politiche (liberali e di una sinistra libertaria) che hanno dominato l'opinione pubblica italiana. Una discesa in campo dei cattolici italiani (indipendentemente dalla maggioranza dei favorevoli e dei contrari) potrà fare in modo che Laudato Sì, non passi alla Storia, per un Enciclica Traballante ma Trivellante le coscienze, anche di chi cattolico non lo è.
La CEI (Conferenza Episcopale italiana), pur non schierandosi, ha invitato gli stessi ad interessarsene perchè il cattolico praticante (a suo dire) deve occuparsi anche di quelle questioni civili, richiamate in tutti quei documenti che compongono il magistero sociale della Chiesa. E in attesa dei tanti convegni o dibattiti che potrebbero animare le parrocchie e le sedi dell'associazionismo cattolico la campagna elettorale, l'auspicio è che i cattolici italiani escano dal letargo delle sacrestie per inaugurare quella nuova stagione dedita all'impegno sociale.
Quest'ultimo negli ultimi anni ad appannaggio di altre culture politiche (liberali e di una sinistra libertaria) che hanno dominato l'opinione pubblica italiana. Una discesa in campo dei cattolici italiani (indipendentemente dalla maggioranza dei favorevoli e dei contrari) potrà fare in modo che Laudato Sì, non passi alla Storia, per un Enciclica Traballante ma Trivellante le coscienze, anche di chi cattolico non lo è.