Migranti, “Hotspot Taranto, a rischio condizioni dignitose e sicurezza”

TARANTO - Sarà aperto a breve, in un ex parcheggio del porto di Taranto, il primo hotspot pugliese per l'identificazione dei migranti. Inutile sottolineare quanto la situazione sia seria, dal momento che, con la progressiva chiusura delle frontiere dell'area Schengen, le rotte dell'immigrazione stanno cambiando e l'esodo si sposta nuovamente verso la Puglia con previsioni di sbarchi di massa. A dirlo non sono i "soliti populisti", ma l'ultima relazione annuale dell'Intelligence presentata in Parlamento, nella quale si legge anche di sodalizi criminali, ex contrabbandieri e scafisti in fase di organizzazione per gestire la tratta. Così Federica De Benedetto, vice coordinatrice regionale Forza Italia Puglia.

Il centro in questione - prosegue De Benedetto - potrà accogliere al massimo 300 migranti. Se contiamo che, in una sola notte, a Lampedusa ne sbarcano più di 1000, sorge più di un interrogativo: quando, verosimilmente, il centro avrà superato le soglie di accoglienza, come assicureremo un trattamento dignitoso e non da zoo alle persone ospitate? Visti i tagli continui alle Forze dell' ordine, come garantiremo ai cittadini tarantini e pugliesi la sicurezza alla quale hanno diritto? Non basta aumentare il numero di uomini in città: se non si mettono questi ultimi realmente in condizioni di operare con mezzi adeguati, si avrà soltanto una parvenza di sicurezza, ben diversa dalle contromisure necessarie al momento. A queste domande è il caso che il Ministro Alfano, il premier Renzi ma anche il Presidente Emiliano diano risposta, in attesa di sapere quali misure stia adottando l'Europa per non lasciare la Puglia sola in prima linea, conclude.

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