ACQUAVIVA DELLE FONTI - Un giovane paziente, portatore di un aneurisma dell'aorta addominale coinvolgente le arterie viscerali, è stato curato presso l'Ospedale "F. Miulli" di Acquaviva delle Fonti con un intervento di radiologia interventistica di alta complessità. Tale patologia determina una dilatazione dell'aorta – il principale vaso del nostro corpo –, ma nel caso specifico venivano coinvolte anche le arterie che irrorano i reni, il fegato, il pancreas e l'intestino.
Si tratta del primo intervento su quatto vasi eseguito in Puglia e tra i pochi nel centro-sud Italia, in quanto necessita di alta professionalità e strumentazione adeguata per la sua esecuzione.
L'intervento è stato eseguito con modalità mini-invasive attraverso accessi percutanei delle arterie femorali e degli arti superiori, permettendo un ricovero di cinque giorni e un'immediata ripresa delle attività quotidiane.
L'alto rischio di rottura dell'aneurisma ha posto indicazione prioritaria di riparazione della dilatazione aneurismatica, ma il coinvolgimento dei vasi viscerali ha reso l'intervento ad alto rischio di complicanze. L'alta invasività dell'intervento comporta infatti una elevata incidenza di mortalità perioperatoria, tanto che il paziente ha dovuto consultare più centri e sedi universitarie del centro/sud Italia ed è al fine giunto all'osservazione dell'unità operativa di Radiologia Interventistica dell'ospedale Miulli, diretta dal Prof. Sergio Petronelli con la collaborazione delle dott.ssa Maria Teresa Zurlo. La parte anestesiologica è stata invece seguita dal dott. Antonio Lammana e dai suoi collaboratori.
È stato dunque eseguito un intervento totalmente percutaneo ed endovascolare di posizionamento di una protesi aortica custom made (fatta su misura), avente quattro fori all'interno. Tale protesi è servita ad escludere l'aneurisma e a incannulare singolarmente (attraverso i fori) le rispettive arterie viscerali, per poi sigillarle con ulteriori protesi. Tale intervento ha così permesso la ricostruzione dell'aorta e dei suoi rami viscerali, da un lato evitando la rottura dell'aneurisma e dall'altro permettendo la perfusione dei visceri.
L'ospedale Miulli, con la sua U.O. di Radiologia Interventistica, è dotata di posti letto e rappresenta una realtà all'avanguardia per questo tipo di procedure.
Presso l'U.O. è possibile eseguire altre procedure all'avanguardia, come varici con il laser, interventi mini-invasivi per i fibromi uterini, interventi percutanei sulla carotide e sulle arterie degli arti inferiori (specie nei diabetici), interventi sui tumori epatici e sulle vie biliari ed interventi per l'ascite e varici esofagee da cirrosi epatica (TIPS).
Si tratta del primo intervento su quatto vasi eseguito in Puglia e tra i pochi nel centro-sud Italia, in quanto necessita di alta professionalità e strumentazione adeguata per la sua esecuzione.
L'intervento è stato eseguito con modalità mini-invasive attraverso accessi percutanei delle arterie femorali e degli arti superiori, permettendo un ricovero di cinque giorni e un'immediata ripresa delle attività quotidiane.
L'alto rischio di rottura dell'aneurisma ha posto indicazione prioritaria di riparazione della dilatazione aneurismatica, ma il coinvolgimento dei vasi viscerali ha reso l'intervento ad alto rischio di complicanze. L'alta invasività dell'intervento comporta infatti una elevata incidenza di mortalità perioperatoria, tanto che il paziente ha dovuto consultare più centri e sedi universitarie del centro/sud Italia ed è al fine giunto all'osservazione dell'unità operativa di Radiologia Interventistica dell'ospedale Miulli, diretta dal Prof. Sergio Petronelli con la collaborazione delle dott.ssa Maria Teresa Zurlo. La parte anestesiologica è stata invece seguita dal dott. Antonio Lammana e dai suoi collaboratori.
È stato dunque eseguito un intervento totalmente percutaneo ed endovascolare di posizionamento di una protesi aortica custom made (fatta su misura), avente quattro fori all'interno. Tale protesi è servita ad escludere l'aneurisma e a incannulare singolarmente (attraverso i fori) le rispettive arterie viscerali, per poi sigillarle con ulteriori protesi. Tale intervento ha così permesso la ricostruzione dell'aorta e dei suoi rami viscerali, da un lato evitando la rottura dell'aneurisma e dall'altro permettendo la perfusione dei visceri.
L'ospedale Miulli, con la sua U.O. di Radiologia Interventistica, è dotata di posti letto e rappresenta una realtà all'avanguardia per questo tipo di procedure.
Presso l'U.O. è possibile eseguire altre procedure all'avanguardia, come varici con il laser, interventi mini-invasivi per i fibromi uterini, interventi percutanei sulla carotide e sulle arterie degli arti inferiori (specie nei diabetici), interventi sui tumori epatici e sulle vie biliari ed interventi per l'ascite e varici esofagee da cirrosi epatica (TIPS).
Complimenti all'equipe del dott Petronelli per l'intervento eseguito!
RispondiEliminaPresso l'ospedale Cardinale Panico di Tricase si eseguono dal 2010 interventi di esclusione di aneurismi aortici complessi con endoprotesi fenestrate; un caso di esclusione aneurimatica di aneurisma toraco addominale di IV tipo con endoprotesi con 4 fenestrazioni e' stato eseguito su un pz di 70 anni già nell'aprile del 2015.
Promuovere la buona sanità pugliese e le realtà eccellenti e' importante per evitare difficoltosi spostamenti ai nostri pazienti verso altre regioni.
Dott Carlo Dionisi
Chirurgia Vascolare
Azienda Ospedaliera Cardinale Panico Tricase
In Puglia queste procedure in percutanea sono state già eseguite e non poche,, Sergio Petronelli è un ottimo operatore e professionista esperto,, ma per la giusta informazione va detto che in alcuni centri pugliesi questi interventi sono già stati fatti,, sia tempo fa che recentemente anche molto complessi in patologia toraco addominale con branch e fenestrate , aneurismi toraco addominali di II tipo etc,,
RispondiEliminaCiò non toglie nulla alla professionalità ed efficienza dei centri in grado di eseguire queste metodiche ed alle risposte in termini di salute che una regione come la Puglia può erogare senza cercarle al di fuori in altre regioni ..
Non è importante essere il primo, secondo od ultimo , ma che il centro abbia tutte le carte in regola per eseguire con le giuste garanzie di sicurezza questi interventi..
Dott Gian Franco Fadda
Direttore UOC Chir Vasc
Nuoro