BARI - Il gup del Tribunale di Bari ha rinviato a giudizio il gestore del bar barese che somministrò alla 41enne Clara Carella uno yogurt che la intossicò e uccise. Avrà il via il 13 giugno il processo per omicidio colposo, in cui la famiglia della vittima è parte civile, dinanzi al giudice monocratico Michele Parisi.
La tragica fine della donna avvenne il 15 ottobre 2014, a quasi un anno di distanza dalla intossicazione. Nel novembre 2013 la Calella era con tre amici in un bar di viale Einaudi, nel quartiere San Pasquale di Bari, gestito dal barista, che ora risponde di omicidio colposo per omesso controllo. I quattro clienti rimasero intossicati dopo aver mangiato lo yogurt. Solo la donna, però, ebbe un collasso cardiocircolatorio che causò il 'coma apallico' dal quale non si è mai svegliata fino alla morte avvenuta 11 mesi dopo.
La tragica fine della donna avvenne il 15 ottobre 2014, a quasi un anno di distanza dalla intossicazione. Nel novembre 2013 la Calella era con tre amici in un bar di viale Einaudi, nel quartiere San Pasquale di Bari, gestito dal barista, che ora risponde di omicidio colposo per omesso controllo. I quattro clienti rimasero intossicati dopo aver mangiato lo yogurt. Solo la donna, però, ebbe un collasso cardiocircolatorio che causò il 'coma apallico' dal quale non si è mai svegliata fino alla morte avvenuta 11 mesi dopo.