BARI - Il 17 febbraio scorso il Gruppo Area Popolare alla Regione Puglia (primo firmatario Gianni Stea) aveva presentato un’interrogazione urgente al presidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità Michele Emiliano, in merito al servizio diagnostico di Pet-Tac - da anni affidato all’esterno - del Policlinico di Bari, una delle più importanti realtà ospedaliere della Puglia. “Il solo noleggio del macchinario mobile comporta l’esborso di 2,5 milioni di euro all'anno, mentre l’acquisto di un analogo macchinario, tecnologicamente più avanzato e ovviamente meno soggetto a rischi di guasti e avarie di varia natura, comporterebbe invece la spesa di 4 milioni: una spesa che potrebbe essere considerata un investimento, alla luce del costo del noleggio” spiegavano i consiglieri.
L’interrogazione era stata dettata da un fermo del macchinario in uso, finito quindi in manutenzione producendo come ovvia conseguenza l’ulteriore dilatazione delle liste d’attesa (data la delicatezza dell’ambito), e/o la necessità di rivolgersi altrove, aumentando così la mobilità passiva. La risposta scritta è stata redatta direttamente dal direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli, che ha illustrato al Gruppo di Area Popolare la prossima nascita di una nuova, specifica struttura con la prevista attivazione “dei reparti di Radioterapia e Medicina nucleare, i quali sono stati attrezzati con apparecchiature diagnostiche e terapeutiche di nuova generazione, come Pet-Tac, acceleratori lineari ed altre ancora. Le stesse sono state installate nei locali predisposti e, attualmente, alcune sono già collaudate mentre altre sono in fase di messa a punto e collaudo.
Parallelamente la struttura edilizia già completata in ogni sua parte è attualmente anch’essa in fase di collaudo con la realizzazione dei modesti aggiustamenti richiesti dagli organi di controllo preposti per l’ottenimento delle competenti autorizzazioni” informa il dott. Dattoli. “La previsione di ultimazione delle fasi di collaudo e messa a punto sia delle attrezzature che delle strutture è prevista entro il mese di aprile, mentre nei successivi 60 giorni è ipotizzabile l’acquisizione dell’agibilità dell’immobile” rassicura il dg. La ripresa dell’attività della Pet Tac attualmente in uso, dopo il fermo temporaneo dell’apparecchiatura, ha inoltre permesso la ripresa dell’attività con liste d’attesa in tempi rientranti nella norma, spiega ancora. Da qui il sospiro di sollievo dei consiglieri, in attesa che gli impegni assunti e illustrati vengano pienamente rispettati.
L’interrogazione era stata dettata da un fermo del macchinario in uso, finito quindi in manutenzione producendo come ovvia conseguenza l’ulteriore dilatazione delle liste d’attesa (data la delicatezza dell’ambito), e/o la necessità di rivolgersi altrove, aumentando così la mobilità passiva. La risposta scritta è stata redatta direttamente dal direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli, che ha illustrato al Gruppo di Area Popolare la prossima nascita di una nuova, specifica struttura con la prevista attivazione “dei reparti di Radioterapia e Medicina nucleare, i quali sono stati attrezzati con apparecchiature diagnostiche e terapeutiche di nuova generazione, come Pet-Tac, acceleratori lineari ed altre ancora. Le stesse sono state installate nei locali predisposti e, attualmente, alcune sono già collaudate mentre altre sono in fase di messa a punto e collaudo.
Parallelamente la struttura edilizia già completata in ogni sua parte è attualmente anch’essa in fase di collaudo con la realizzazione dei modesti aggiustamenti richiesti dagli organi di controllo preposti per l’ottenimento delle competenti autorizzazioni” informa il dott. Dattoli. “La previsione di ultimazione delle fasi di collaudo e messa a punto sia delle attrezzature che delle strutture è prevista entro il mese di aprile, mentre nei successivi 60 giorni è ipotizzabile l’acquisizione dell’agibilità dell’immobile” rassicura il dg. La ripresa dell’attività della Pet Tac attualmente in uso, dopo il fermo temporaneo dell’apparecchiatura, ha inoltre permesso la ripresa dell’attività con liste d’attesa in tempi rientranti nella norma, spiega ancora. Da qui il sospiro di sollievo dei consiglieri, in attesa che gli impegni assunti e illustrati vengano pienamente rispettati.