Referendum, Emiliano: “astensione Pd? Non la rispetterò”

CERNOBBIO (COMO) - "Mi auguro che non avvenga un ordine di astensione o sarò costretto a non rispettarlo": a parlare il presidente della Puglia, Michele Emiliano, pronto ad autodenunciarsi agli organi di garanzia del Pd.
 
"Io - spiega arrivando al forum di Confcommercio a Cernobbio - andrò a votare e voterò sì". "Sentirmi dire che la colpa del referendum è delle Regioni è ingiusto", prosegue quindi con un avvertimento ai suoi "amici Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini", vicesegretari del Partito. "Ci vuole un po' di rispetto nei confronti delle assemblee legislative" regionali, dice. Una precisazione è anche per il premier Matteo Renzi: "io - conclude - non ho promosso nessun referendum".

"Questo referendum consente finalmente agli italiani di informarsi sulle politiche energetiche del Paese. Ho l'impressione che il Governo avrebbe voluto invece un bel silenzio tombale", scrive poi su su Facebook il presidente della Regione Puglia, aggiungendo che "il referendum è un luogo nel quale si può anche preparare una nuova legge, non rappresenta una sentenza capitale ma è il prodromo del futuro di questo Paese che, certamente, non potrà realizzarsi senza democrazia e senza partecipazione".

"Chiedo agli italiani - aggiunge Emiliano - di andare a votare il 17 aprile per il Referendum. È la prima volta nella storia della Repubblica Italiana che nove Regioni chiedono un Referendum". "Innanzitutto - scrive Emiliano - andate a votare.

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