Rientrati i tecnici italiani rapiti in Libia
(ANSA) |
Ancora diversi i punti oscuri di tutta la vicenda - che ha subito una drammatica accelerazione negli ultimi giorni dopo mesi di silenzio -, a partire dall'identità dei rapitori, dalle modalità della liberazione, fino alla morte dei loro colleghi rimasti uccisi Salvatore Failla e Fausto Piano. Non è ancora chiaro quando le loro salme rientreranno in Italia, al momento ancora in Libia, presumibilmente a Sabrata.
Nel frattempo il ministro degli Esteri del governo di Tripoli, Aly Abuzaakouk, ha detto che il suo governo non accetterà mai alcun intervento militare in Libia ammantato sotto qualsiasi 'scusa'. Lo riporta l'agenzia Mena sintetizzando una "dichiarazione televisiva" fatta ieri dal ministro. Su eventuali operazioni internazionali contro "coloro che si riconoscono nell'Isis", Abuzaakouk ha detto che "siamo in grado di combattere questi gruppi e respingere qualsiasi intervento militare nel paese", riferisce l'agenzia egiziana. La Mena aggiunge che il ministro ha smentito di aver detto ai media italiani di aver bisogno di un ruolo dell'Italia nella guida delle operazioni internazionali.
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