LECCE - Questa mattina in Piazza Italia, nei pressi dell’area cancerizzata per i lavori della Rigenerazione Urbana di Via Leuca, grazie all’aiuto dell’amico apicultore Marco Faggiano, l’Assessore all’Ambiente del Comune, Andrea Guido, ha condotto un intervento di rimozione da un albero di un alveare di dimensioni considerevoli la cui popolazione era in piena sciamatura e rischiava di interrompere i lavori con evidente pericolo anche per i passanti.
Nessun danno per le api. Il contributo dell’apicultore ha permesso l’aspirazione delle api grazie ad un prototipo di aspira-sciami realizzato con il propulsore di una vecchia aspirapolvere e con altri materiali riciclati. Con questo marchingegno, collegato con un tubo terminale ad un’arnia artificiale in polistirolo, quindi, si è potuti procedere all’aspirazione dell’intera popolazione senza nessun danno collaterale né per le api, né per i passanti, né per gli operatori che questa mattina affollavano il cantiere della Rigenerazione. Lo sciame, insieme all’alveare, è stato poi trasferito presso la Marina di Torre Chianca dove ha sede l’attività di apicoltura di Faggiano.
“Questo è il periodo della sciamatura – spiega Andrea Guido - la Regina, con un manipolo di fedeli, abbandona l’arnia alla sua succeditrice; contemporaneamente, poi, la popolazione aumenta notevolmente ed è per tale motivo che è molto facile trovare interi sciami aggirarsi anche nelle aree fortemente urbanizzate”.
“Non mi stancherò mai di ripetere che l’Ape è vita – commenta ancora l’Assessore Guido - Com’è ampiamente risaputo e accertato scientificamente si tratta di un essere vivente che riveste un ruolo fondamentale per la tutela della vita e della biodiversità. Le api, infatti, oltre ad essere un ottimo indicatore biologico perché rivelano la presenza di prodotti chimici come i fitofarmaci e oltre ad essere capaci di indicare l’inquinamento da metalli pesanti e radionucleidi, costituiscono l’elemento insostituibile nell’attività d’impollinazione e quindi di propagazione delle specie vegetali coltivate e naturali. Senza le api, infatti, non sarebbe possibile produrre ortaggi, frutta, foraggi e sementi di qualità. Ma non ci dimentichiamo – continua l’Assessore – che l’allevamento delle api costituisce anche un’importante ricaduta economica sul territorio grazie alla produzione di miele e di molti altri prodotti come cera, pappa reale e propoli, particolarmente utili nell’alimentazione e nella preparazione di cosmetici e farmaci. Questi sono i motivi per cui ho voluto fortemente incentivare l’apicoltura, specie nelle aree del Parco di Rauccio. Sono convinto che questa attività possa essere un valido e concreto strumento di valorizzazione del territorio in molti suoi aspetti e una preziosa occasione per trasmettere amore e rispetto per la natura. Mi rivolgo a tutti i cittadini - conclude Guido - se doveste notare in futuro la presenza di alveari in luoghi fortemente popolati o frequentati non esitate a chiamarci al front office telefonico dell’assessorato: 0832 682 583. Penseremo noi a mettere in sicurezza l’area e a spostare l’alveare con l’aiuto di esperti senza danni collaterali sia per le persone sia per le nostre amiche gialle e nere”.
Nessun danno per le api. Il contributo dell’apicultore ha permesso l’aspirazione delle api grazie ad un prototipo di aspira-sciami realizzato con il propulsore di una vecchia aspirapolvere e con altri materiali riciclati. Con questo marchingegno, collegato con un tubo terminale ad un’arnia artificiale in polistirolo, quindi, si è potuti procedere all’aspirazione dell’intera popolazione senza nessun danno collaterale né per le api, né per i passanti, né per gli operatori che questa mattina affollavano il cantiere della Rigenerazione. Lo sciame, insieme all’alveare, è stato poi trasferito presso la Marina di Torre Chianca dove ha sede l’attività di apicoltura di Faggiano.
“Questo è il periodo della sciamatura – spiega Andrea Guido - la Regina, con un manipolo di fedeli, abbandona l’arnia alla sua succeditrice; contemporaneamente, poi, la popolazione aumenta notevolmente ed è per tale motivo che è molto facile trovare interi sciami aggirarsi anche nelle aree fortemente urbanizzate”.
“Non mi stancherò mai di ripetere che l’Ape è vita – commenta ancora l’Assessore Guido - Com’è ampiamente risaputo e accertato scientificamente si tratta di un essere vivente che riveste un ruolo fondamentale per la tutela della vita e della biodiversità. Le api, infatti, oltre ad essere un ottimo indicatore biologico perché rivelano la presenza di prodotti chimici come i fitofarmaci e oltre ad essere capaci di indicare l’inquinamento da metalli pesanti e radionucleidi, costituiscono l’elemento insostituibile nell’attività d’impollinazione e quindi di propagazione delle specie vegetali coltivate e naturali. Senza le api, infatti, non sarebbe possibile produrre ortaggi, frutta, foraggi e sementi di qualità. Ma non ci dimentichiamo – continua l’Assessore – che l’allevamento delle api costituisce anche un’importante ricaduta economica sul territorio grazie alla produzione di miele e di molti altri prodotti come cera, pappa reale e propoli, particolarmente utili nell’alimentazione e nella preparazione di cosmetici e farmaci. Questi sono i motivi per cui ho voluto fortemente incentivare l’apicoltura, specie nelle aree del Parco di Rauccio. Sono convinto che questa attività possa essere un valido e concreto strumento di valorizzazione del territorio in molti suoi aspetti e una preziosa occasione per trasmettere amore e rispetto per la natura. Mi rivolgo a tutti i cittadini - conclude Guido - se doveste notare in futuro la presenza di alveari in luoghi fortemente popolati o frequentati non esitate a chiamarci al front office telefonico dell’assessorato: 0832 682 583. Penseremo noi a mettere in sicurezza l’area e a spostare l’alveare con l’aiuto di esperti senza danni collaterali sia per le persone sia per le nostre amiche gialle e nere”.