ROMA - "Sulla vicenda squallida di Ferrovie Sud Est andremo fino in fondo. Abbiamo commissariato. E faremo pulizia totale. Il Sud cambia verso". A scriverlo il premier Renzi su Twitter, commentando la relazione del commissario dell'azienda con sede a Bari, Andrea Viero. La società Ferrovie del Sud Est è stata commissariata dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio "in considerazione della grave situazione finanziaria", come previsto dalla legge di stabilità 2016. Ieri il ministero ha ricevuto "una dettagliata e documentata relazione" del commissario sulle condizioni economiche della società e le loro cause "anche al fine di valutare l'esercizio di un'azione di responsabilità" da parte del Mit.
Dalla relazione emerge una spesa per consulenze che in 10 anni supera 132 milioni di euro, per un'azienda pubblica che ne incassa circa 150 l'anno e ha 311 milioni di debiti. Luigi Fiorillo, amministratore di Ferrovie Sud Est tra il 2006 e il 2012, ha raggiunto compensi per circa 14 milioni.
Alle Sud Est sono già stati revocati incarichi e ridotti i costi''. E' quanto afferma il ministro dei trasporti, Graziano Delrio che su twitter preannuncia: ''presto il piano industriale''. Il ministro ricorda che nella società ci sono anche ''tanti lavoratori per bene''. ''Il Sud - conclude - #cambiaverso".
ZANDA: "DA GOVERNO STOP A MALAFFARE" - "Le squallide notizie che leggiamo sulla situazione di Ferrovie Sud Est ne nascondono una positiva: finalmente c'è una politica che ha deciso di andare a fondo in vicende di malcostume e malaffare a danno dei cittadini. La decisione del governo e del ministro Delrio di fare piena luce su una vicenda evidentemente losca testimonia la volontà del governo di risollevare il Sud partendo dal settore chiave delle infrastrutture che possono non solo migliorare la qualità della vita dei cittadini ma sono anche strumento di accesso e scambio commerciale, nonché opportunità reale di uno slancio economico per le regioni più depresse d'Italia". Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda.
FRATOIANNI: "ORA SI APRA PAGINA NUOVA" - Era ora! Per anni e anni, purtroppo inascoltati, abbiamo denunciato l'opacita' e le criticita' delle Ferrovie Sud Est e dei suoi vertici, e i governi, proprietari di quell'azienda, che si sono succeduti hanno fatto sempre orecchie da mercanti. Per anni Palazzo Chigi e i ministri competenti hanno taciuto, di fronte alle denunce di Vendola e della Regione Puglia il silenzio o la sottovalutazione dei ministri berlusconiani, di Passera, di Lupi sono eloquenti. Ora si può e si deve aprire una pagina nuova. Era ora che i responsabili del dissesto e delle ruberie venissero perseguiti, ed era ora di permettere a quelle ferrovie di rilanciarsi". Lo dice l'esponente di Sel Nicola Fratoianni. "Ma non si dica che il Mezzogiorno cosi' e' alla svolta, altrimenti si ricade nella propaganda. Serve anche altro di fronte all'abbandono di ogni politica nazionale di valorizzazione del Sud: investimenti, risorse, progetti che dalle parti di Palazzo Chigi latitano...".
STEFANO: "IN RITARDO SI ROMPE SILENZIO INSOPPORTABILE" - “Anche se in ritardo, finalmente si rompe un silenzio insopportabile sulla gestione distorta della più grande rete di trasporto pubblico in concessione in Puglia”. E’ il commento del senatore Dario Stefàno sul caso delle Ferrovie Sud Est.
“In questi giorni – prosegue - si stanno finalmente mettendo a nudo, una volta per tutte, pratiche indegne ma anche figure che maldestramente hanno distratto risorse pubbliche con scaltrezza e senza nessuno scrupolo. Mi metto nei panni dei cittadini che vivono ogni giorno il dramma del trasporto pubblico in Puglia, che chiedono da tempo un servizio di mobilità in linea con gli standard di un Paese civile e che oggi invece vengono a conoscenza, in questo modo, di compensi stellari per i dirigenti, di consulenze costose e archivi d’oro”.
“E’ anche vero che la Regione Puglia ha più volte chiesto di aprire i cassetti e di aver accesso ai bilanci. E che a queste richieste siano seguiti silenzio e spocchia insopportabili. Oggi, però, sembra che la risposta stia finalmente arrivando e che si stia provvedendo a mettere ordine”.
“Mi sembra inopportuno - conclude - che questo nuovo corso venga sbandierato come uno degli interventi che colmano i gap di cui soffre il Mezzogiorno. Allo stesso modo trovo un’esagerazione dare la colpa all'attuale Presidente del Consiglio. Un fatto su tutti: questo Sud paga colpe, anche in termini di servizi e infrastrutture, che dipendono da chi qui ha fatto promesse per decenni. Oggi non è consentito a nessuno di cucirci addosso fastidiose speculazioni”.
Dalla relazione emerge una spesa per consulenze che in 10 anni supera 132 milioni di euro, per un'azienda pubblica che ne incassa circa 150 l'anno e ha 311 milioni di debiti. Luigi Fiorillo, amministratore di Ferrovie Sud Est tra il 2006 e il 2012, ha raggiunto compensi per circa 14 milioni.
Alle Sud Est sono già stati revocati incarichi e ridotti i costi''. E' quanto afferma il ministro dei trasporti, Graziano Delrio che su twitter preannuncia: ''presto il piano industriale''. Il ministro ricorda che nella società ci sono anche ''tanti lavoratori per bene''. ''Il Sud - conclude - #cambiaverso".
ZANDA: "DA GOVERNO STOP A MALAFFARE" - "Le squallide notizie che leggiamo sulla situazione di Ferrovie Sud Est ne nascondono una positiva: finalmente c'è una politica che ha deciso di andare a fondo in vicende di malcostume e malaffare a danno dei cittadini. La decisione del governo e del ministro Delrio di fare piena luce su una vicenda evidentemente losca testimonia la volontà del governo di risollevare il Sud partendo dal settore chiave delle infrastrutture che possono non solo migliorare la qualità della vita dei cittadini ma sono anche strumento di accesso e scambio commerciale, nonché opportunità reale di uno slancio economico per le regioni più depresse d'Italia". Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda.
FRATOIANNI: "ORA SI APRA PAGINA NUOVA" - Era ora! Per anni e anni, purtroppo inascoltati, abbiamo denunciato l'opacita' e le criticita' delle Ferrovie Sud Est e dei suoi vertici, e i governi, proprietari di quell'azienda, che si sono succeduti hanno fatto sempre orecchie da mercanti. Per anni Palazzo Chigi e i ministri competenti hanno taciuto, di fronte alle denunce di Vendola e della Regione Puglia il silenzio o la sottovalutazione dei ministri berlusconiani, di Passera, di Lupi sono eloquenti. Ora si può e si deve aprire una pagina nuova. Era ora che i responsabili del dissesto e delle ruberie venissero perseguiti, ed era ora di permettere a quelle ferrovie di rilanciarsi". Lo dice l'esponente di Sel Nicola Fratoianni. "Ma non si dica che il Mezzogiorno cosi' e' alla svolta, altrimenti si ricade nella propaganda. Serve anche altro di fronte all'abbandono di ogni politica nazionale di valorizzazione del Sud: investimenti, risorse, progetti che dalle parti di Palazzo Chigi latitano...".
STEFANO: "IN RITARDO SI ROMPE SILENZIO INSOPPORTABILE" - “Anche se in ritardo, finalmente si rompe un silenzio insopportabile sulla gestione distorta della più grande rete di trasporto pubblico in concessione in Puglia”. E’ il commento del senatore Dario Stefàno sul caso delle Ferrovie Sud Est.
“In questi giorni – prosegue - si stanno finalmente mettendo a nudo, una volta per tutte, pratiche indegne ma anche figure che maldestramente hanno distratto risorse pubbliche con scaltrezza e senza nessuno scrupolo. Mi metto nei panni dei cittadini che vivono ogni giorno il dramma del trasporto pubblico in Puglia, che chiedono da tempo un servizio di mobilità in linea con gli standard di un Paese civile e che oggi invece vengono a conoscenza, in questo modo, di compensi stellari per i dirigenti, di consulenze costose e archivi d’oro”.
“E’ anche vero che la Regione Puglia ha più volte chiesto di aprire i cassetti e di aver accesso ai bilanci. E che a queste richieste siano seguiti silenzio e spocchia insopportabili. Oggi, però, sembra che la risposta stia finalmente arrivando e che si stia provvedendo a mettere ordine”.
“Mi sembra inopportuno - conclude - che questo nuovo corso venga sbandierato come uno degli interventi che colmano i gap di cui soffre il Mezzogiorno. Allo stesso modo trovo un’esagerazione dare la colpa all'attuale Presidente del Consiglio. Un fatto su tutti: questo Sud paga colpe, anche in termini di servizi e infrastrutture, che dipendono da chi qui ha fatto promesse per decenni. Oggi non è consentito a nessuno di cucirci addosso fastidiose speculazioni”.
Dov'era il ministro dei trasporti sulle contabilità dell'azienda gestito da Luigi Fiorillo, amministratore di Ferrovie Sud Est tra il 2006 e il 2012?
RispondiEliminaCon il Commissariamento di Andrea Viero pur di raddoppiarsi il suo budget fa i tagli sul Personale...