(ANSA) |
Il suo governo, rivendica, è "diverso" da quelli passati. Perché Annamaria Cancellieri, ministro di Letta, non lasciò per una telefonata "inopportuna" ai Ligresti, mentre ieri la prima a dire 'lascio la carica per opportunità politica' è stata Guidi: qualcosa in Italia è cambiato", dice Renzi. Non solo.
Ma Renzi 'blinda' anche la posizione della Boschi che ha agito, spiega, da ministro per i Rapporti con il Parlamento: tutti gli emendamenti del governo passano da lei. "Da regolamento li devo autorizzare", conferma la stessa Boschi.
Attacco delle opposizioni dopo le dimissioni del ministro Federica Guidi. La scelta per "opportunità politica" per l'inchiesta della Procura di Potenza sulla gestione delle attività estrattive del petrolio lucano, al momento bloccate. "Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato, se è d'accordo anche Mariaelena, quell'emendamento", dice in una telefonata intercettata con il compagno Gianluca Gemelli, indagato.
Nel mirino - dunque - anche il ministro Maria Elena Boschi con i cinque stelle che chiedono le dimissioni di tutto il governo e fanno sapere che presenteranno una mozione di sfiducia in questo senso. Mozione che la Lega si dice pronta ad appoggiare. Il movimento cinque stelle e la Lega 'chiamano', tra l'altro, la sinistra dem a votare.
"Booom. Salta tutto", scrive Beppe Grillo sul suo profilo facebook con un link che rilancia un articolo sul suo blog nel quale chiede le dimissioni del governo per l'inchiesta petrolio.
E' vera e propria bufera sulla ministra dello Sviluppo economico. "Caro Matteo sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese". E' quanto scrive la Guidi nella lettera inviata al premier Renzi la quale si dimette dal governo.
M5S, "TUTTI A CASA" - "Grazie alla puntuale denuncia del M5S partita nel 2014, il ministro Guidi beccato con le mani nel petrolio affonda. Ora la seguano l'avallatrice dell'emendamento scandalo Maria Elena Boschi e Renzi. Questo governo fossile deve andare a casa": lo dichiarano i capigruppo M5S di Camera e Senato Michele Dell'Orco e Nunzia Catalfo. "I cittadini il 17 aprile possono rispondere con il voto alle lobby del petrolio ed i loro amici del governo Renzi votando Sì al referendum contro le trivellazioni" concludono Dell'Orco e Catalfo.
''Ennesimo conflitto di interessi del governo Renzi al cui confronto Berlusconi era una verginella'': ha detto il leader della Lega Matteo Salvini commentando in Israele le intercettazioni del ministro Guidi. ''Non chiediamo le dimissioni di Boschi ne' di Guidi ma - ha aggiunto - sottolineo la responsabilita' di Renzi''.
EMILIANO, "VICENDA PREOCCUPANTE" - "Se basta così poco per ottenere un emendamento in un provvedimento legislativo, onestamente la preoccupazione è altissima. È tutto talmente evidente che non ha bisogno di spiegazioni. C'è una telefonata che dice tutto e sulla quale il Paese intero deve riflettere perché non è una questione che riguarda solo il Ministro". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano a Taranto conversando con i giornalisti a margine di una manifestazione della Cgil.
"Noi abbiamo bisogno di disinquinare o di evitare l'inquinamento non solo dell'ambiente, ma anche delle istituzioni - ha aggiunto - Questo disinquinamento delle istituzioni è un processo democratico, che va condotto con grande rigore e con grande senso della Costituzione". "Senza questi due elementi - ha concluso - sarà difficile venir fuori da una vicenda sulla quale evidentemente il Paese intero deve riflettere".
Attacco delle opposizioni dopo le dimissioni del ministro Federica Guidi. La scelta per "opportunità politica" per l'inchiesta della Procura di Potenza sulla gestione delle attività estrattive del petrolio lucano, al momento bloccate. "Dovremmo riuscire a mettere dentro al Senato, se è d'accordo anche Mariaelena, quell'emendamento", dice in una telefonata intercettata con il compagno Gianluca Gemelli, indagato.
Nel mirino - dunque - anche il ministro Maria Elena Boschi con i cinque stelle che chiedono le dimissioni di tutto il governo e fanno sapere che presenteranno una mozione di sfiducia in questo senso. Mozione che la Lega si dice pronta ad appoggiare. Il movimento cinque stelle e la Lega 'chiamano', tra l'altro, la sinistra dem a votare.
"Booom. Salta tutto", scrive Beppe Grillo sul suo profilo facebook con un link che rilancia un articolo sul suo blog nel quale chiede le dimissioni del governo per l'inchiesta petrolio.
E' vera e propria bufera sulla ministra dello Sviluppo economico. "Caro Matteo sono assolutamente certa della mia buona fede e della correttezza del mio operato. Credo tuttavia necessario, per una questione di opportunità politica, rassegnare le mie dimissioni da incarico di ministro. Sono stati due anni di splendido lavoro insieme. Continuerò come cittadina e come imprenditrice a lavorare per il bene del nostro meraviglioso Paese". E' quanto scrive la Guidi nella lettera inviata al premier Renzi la quale si dimette dal governo.
M5S, "TUTTI A CASA" - "Grazie alla puntuale denuncia del M5S partita nel 2014, il ministro Guidi beccato con le mani nel petrolio affonda. Ora la seguano l'avallatrice dell'emendamento scandalo Maria Elena Boschi e Renzi. Questo governo fossile deve andare a casa": lo dichiarano i capigruppo M5S di Camera e Senato Michele Dell'Orco e Nunzia Catalfo. "I cittadini il 17 aprile possono rispondere con il voto alle lobby del petrolio ed i loro amici del governo Renzi votando Sì al referendum contro le trivellazioni" concludono Dell'Orco e Catalfo.
''Ennesimo conflitto di interessi del governo Renzi al cui confronto Berlusconi era una verginella'': ha detto il leader della Lega Matteo Salvini commentando in Israele le intercettazioni del ministro Guidi. ''Non chiediamo le dimissioni di Boschi ne' di Guidi ma - ha aggiunto - sottolineo la responsabilita' di Renzi''.
EMILIANO, "VICENDA PREOCCUPANTE" - "Se basta così poco per ottenere un emendamento in un provvedimento legislativo, onestamente la preoccupazione è altissima. È tutto talmente evidente che non ha bisogno di spiegazioni. C'è una telefonata che dice tutto e sulla quale il Paese intero deve riflettere perché non è una questione che riguarda solo il Ministro". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano a Taranto conversando con i giornalisti a margine di una manifestazione della Cgil.
"Noi abbiamo bisogno di disinquinare o di evitare l'inquinamento non solo dell'ambiente, ma anche delle istituzioni - ha aggiunto - Questo disinquinamento delle istituzioni è un processo democratico, che va condotto con grande rigore e con grande senso della Costituzione". "Senza questi due elementi - ha concluso - sarà difficile venir fuori da una vicenda sulla quale evidentemente il Paese intero deve riflettere".