BARI - “Gli ex agenti di Polizia Provinciale che formeranno il Nucleo di vigilanza ambientale regionale restino nelle loro attuali sedi e non siano obbligati a doversi necessariamente trasferire, per la loro attività, nella città capoluogo”.
E’ questa la richiesta che il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Renato Perrini, ha formulato nel corso della seduta delle commissioni regionali che hanno riapprovato (a seguito di alcune osservazioni governative) la legge regionale che istituisce la Sezione di Vigilanza della Regione Puglia.
“Il Nucleo si avvarrà di 88 unità, ex agenti provinciali – spiega Perrini – che potranno, nelle sedi di appartenenza attuale, continuare a svolgere soprattutto quelle funzioni di controllo sull’ambiente, dando un supporto concreto alle altre forze dell’ordine che sul tema sono impegnate, specie in province come quella di Taranto alle prese con le tante emergenze ambientali”.
E’ questa la richiesta che il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Renato Perrini, ha formulato nel corso della seduta delle commissioni regionali che hanno riapprovato (a seguito di alcune osservazioni governative) la legge regionale che istituisce la Sezione di Vigilanza della Regione Puglia.
“Il Nucleo si avvarrà di 88 unità, ex agenti provinciali – spiega Perrini – che potranno, nelle sedi di appartenenza attuale, continuare a svolgere soprattutto quelle funzioni di controllo sull’ambiente, dando un supporto concreto alle altre forze dell’ordine che sul tema sono impegnate, specie in province come quella di Taranto alle prese con le tante emergenze ambientali”.