Dopo l'accordo per la fusione tra Itedi e l'Espresso e l'annuncio dell'uscita di Fca dall'azionariato di Rcs, il titolo del gruppo che controlla il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport ha chiuso la seduta di Borsa in calo del 7,8% a 0,56 euro. A pesare, soprattutto il rischio che i soci di Fca cui verranno girate le azioni del gruppo editoriale le andranno a vendere sul mercato.
Dopo una partenza in forte rialzo, in Piazza Affari ha chiuso in calo anche il gruppo L'Espresso, che segna un ribasso finale del 2,2%, mentre Fca ha chiuso in rialzo del 2% ed Exor in perfetta parità rispetto alla chiusura della vigilia.
Tra gli altri principali gruppi editoriali italiani il Sole 24 Ore ha registrato un aumento finale del 3,5% mentre Cairo un ribasso di un punto percentuale.
Intanto in queste ore Fca ha siglato un memorandum d'intesa per una fusione tra Itedi, la società nell'editoria di Fiat Chrysler Automobiles, e il gruppo Editoriale l'Espresso per dar vita al primo gruppo editoriale italiano. Fca avrà il 16%, la controllata della famiglia Perrone sarà al 5%. A comunicarlo Fca in una nota. Le quote Rcs di Fca verranno distribuite ai propri soci.
"L'accordo segna una svolta importante per il Gruppo Espresso che avvia oggi un nuovo percorso di sviluppo, garanzia di un solido futuro in un mercato difficile. La missione di questa casa è sempre stata l'editoria, al servizio di una crescita civile del Paese. Con questa operazione l'impegno viene riconfermato e accresciuto". Lo dichiara il presidente del gruppo L'Espresso Carlo De Benedetti.
Dopo una partenza in forte rialzo, in Piazza Affari ha chiuso in calo anche il gruppo L'Espresso, che segna un ribasso finale del 2,2%, mentre Fca ha chiuso in rialzo del 2% ed Exor in perfetta parità rispetto alla chiusura della vigilia.
Tra gli altri principali gruppi editoriali italiani il Sole 24 Ore ha registrato un aumento finale del 3,5% mentre Cairo un ribasso di un punto percentuale.
"L'accordo segna una svolta importante per il Gruppo Espresso che avvia oggi un nuovo percorso di sviluppo, garanzia di un solido futuro in un mercato difficile. La missione di questa casa è sempre stata l'editoria, al servizio di una crescita civile del Paese. Con questa operazione l'impegno viene riconfermato e accresciuto". Lo dichiara il presidente del gruppo L'Espresso Carlo De Benedetti.