Xylella, Casili: “Nel nuovo piano ripartire da studi e valutazioni di carattere ambientale”

LECCE - “La Regione Puglia non può più sbagliare. Il nuovo piano di contrasto al fenomeno del CoDiRo dovrà comprendere valutazioni di carattere ambientale mancate all’atto della definizione e dell’adozione del piano precedente. In primo luogo il nuovo piano dovrà scontare la VAS (Valutazione ambientale strategica), non essendoci nessuna possibile forzatura derogatoria a un piano ordinario quale quello che si profila.” questa la richiesta del consigliere regionale M5S Cristian Casili che prosegue: “Ho fatto già presente sia al Consiglio regionale con una mozione votata all’unanimità che al capo di dipartimento agricoltura, prof. Pasquale Nardone, la necessità di affrontare questi studi che saranno un supporto indispensabile per predisporre correttamente il piano di contenimento della malattia.”
 
Il consigliere pentastellato entra poi nei dettagli specificando che per gli aspetti ambientali il piano dovrà contenere una parte di studio di base, volta a definire i fattori ambientali che favoriscono il CoDiRo. “Semplificando - prosegue Casili - gli aspetti da considerare sempre con riferimento esclusivo ai fattori ambientali, consistono: Nello stato dei terreni (qualità ecologica e chimica, residui di pesticidi e composizione organica e di metalli) per rilevare eventuali alterazioni correlabili al fenomeno CoDiRo.

Nell’influenza dei cambiamenti climatici, con uno studio mirato da parte di un soggetto scientifico qualificato. Nello studio della qualità delle acque utilizzate in agricoltura, per rilevare possibili correlazioni fra eventuali alterazioni della qualità irrigua e il fenomeno CoDiRo, da parte di soggetti scientifici qualificati.”
 
Il piano, secondo il consigliere pentastellato, dovrà contenere anche una parte dedicata alla valutazione degli effetti ambientali delle azioni che verranno messe in campo da subito, in attesa che gli studi di cui sopra, unitamente a quelli di natura agronomica e fitosanitaria, restituiscano un quadro informativo sufficiente all’adozione di misure più mirate. “Di tali azioni - commenta Casili - si dovranno valutare, per quanto possibile, le ricadute sulla qualità delle matrici ambientali, sull’ecosistema e sulla salute umana, mettendo a confronto prevalutativo diverse azioni di pari efficacia per selezionare la più sostenibile. Infine - conclude - il piano dovrà contenere anche un vero e proprio sistema di monitoraggio ambientale degli effetti delle misure adottate, sulle principali matrici“.

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