FOGGIA - Da giorni il Consiglio di Amministrazione di Amgas Spa, ha deciso con voto unanime di licenziare Marcello Iafelice, direttore generale dell’azienda del Comune di Foggia che svolge il servizio pubblico della “distribuzione gas naturale” nel territorio comunale.
Interviene in merito la consigliera regionale M5S Rosa Barone: “E’ evidente che chi sbaglia deve pagare, ma è giusto che la sanzione sia commisurata all’errore commesso. Il sospetto è che si tratti di un licenziamento eccessivo, sbrigativo e pretestuoso. Un grave atto di forza messo in atto con ogni probabilità da alcune forze politiche locali che continuano ad agire attraverso amministratori nominati, non dimostrando alcun rispetto per la storia personale e lavorativa del direttore generale Marcello Iafelice e della sua famiglia. Siamo in assenza di quel criterio di proporzionalità che di fatto porterebbe facilmente un giudice del lavoro ad interpretare questo licenziamento come ingiusto, aprendo quindi a scenari in conseguenza dei quali l’azienda AMGAS potrebbe essere costretta ad elargire un lauto risarcimento danni a Iafelice con i soldi dei contribuenti. Dal momento che il Presidente è nominato direttamente dalla maggioranza, saranno il comune ed il Sindaco, oggi silente, ad assumersi le responsabilità di questo provvedimento. Per quanto ci riguarda riteniamo sia giusto fare luce su una vicenda che resta per molti tratti oscura, ci auguriamo non sia stato un modo per far fuori un direttore generale, che magari alcuni potevano considerare un po’ troppo ingombrante”.
Interviene in merito la consigliera regionale M5S Rosa Barone: “E’ evidente che chi sbaglia deve pagare, ma è giusto che la sanzione sia commisurata all’errore commesso. Il sospetto è che si tratti di un licenziamento eccessivo, sbrigativo e pretestuoso. Un grave atto di forza messo in atto con ogni probabilità da alcune forze politiche locali che continuano ad agire attraverso amministratori nominati, non dimostrando alcun rispetto per la storia personale e lavorativa del direttore generale Marcello Iafelice e della sua famiglia. Siamo in assenza di quel criterio di proporzionalità che di fatto porterebbe facilmente un giudice del lavoro ad interpretare questo licenziamento come ingiusto, aprendo quindi a scenari in conseguenza dei quali l’azienda AMGAS potrebbe essere costretta ad elargire un lauto risarcimento danni a Iafelice con i soldi dei contribuenti. Dal momento che il Presidente è nominato direttamente dalla maggioranza, saranno il comune ed il Sindaco, oggi silente, ad assumersi le responsabilità di questo provvedimento. Per quanto ci riguarda riteniamo sia giusto fare luce su una vicenda che resta per molti tratti oscura, ci auguriamo non sia stato un modo per far fuori un direttore generale, che magari alcuni potevano considerare un po’ troppo ingombrante”.