LECCE - Più se ne parla meglio è. E' questo il messaggio lanciato in occasione della conferenza sulla balbuzie che si è svolta all'Open Space di Palazzo Carafa.
Un appuntamento significativo grazie al quale è stato affrontato il problema da più punti di vista. Ad aprire i lavori è stato il consigliere comunale delegato all'Ambito territoriale sociale Lecce, Bernardo Monticelli Cuggiò: “Come Amministrazione abbiamo deciso di condividere contenuti e finalità di questo evento in quanto riteniamo di fondamentale importanza informare la cittadinanza su tutte le problematiche connesse al disturbo del linguaggio. Chi soffre di balbuzie nella maggioranza dei casi tende a chiudersi in se stesso perché prova imbarazzo e vergogna. Ebbene, noi dobbiamo riuscire ad aiutare queste persone ad uscire al loro guscio e a parlarne, anche perché è provato che il 70-80 per cento dei casi vengono risolti proprio chiedendo aiuto all'esterno. Già quando emergono i primi segnali, è necessario che il bambino possa essere supportato da una figura professionale competente e specializzata capace di farlo uscire da questo tunnel. Siamo disponibili, dunque, ad ospitare e a collaborare per altre iniziative di questo tipo”.
A relazionare sul tema è stata invece Maria Concetta Palmisano, psicologa ed ex balbuziente: attraverso il racconto della sua storia personale di balbuzie ha spiega quelli che sono gli aspetti più importanti di questa difficoltà di linguaggio, ovvero che cos’è davvero la balbuzie, le cause, come poter prevenire l’esordio della balbuzie in età infantile e il mondo psicologico della persona che balbetta.
E’ stato, inoltre, presentato il progetto Exloqui Balbuzie Teatro Comunicazione, ovvero un percorso per la risoluzione della balbuzie che unisce l’approccio psicologico a quello teatrale al fine di creare un intervento che sia costruito sulla persona con lo scopo di riacquisire le proprie abilità comunicative.
Il progetto Exloqui, già attivo in altre zone della Puglia, partirà dal mese prossimo anche nella zona di Lecce.
Un appuntamento significativo grazie al quale è stato affrontato il problema da più punti di vista. Ad aprire i lavori è stato il consigliere comunale delegato all'Ambito territoriale sociale Lecce, Bernardo Monticelli Cuggiò: “Come Amministrazione abbiamo deciso di condividere contenuti e finalità di questo evento in quanto riteniamo di fondamentale importanza informare la cittadinanza su tutte le problematiche connesse al disturbo del linguaggio. Chi soffre di balbuzie nella maggioranza dei casi tende a chiudersi in se stesso perché prova imbarazzo e vergogna. Ebbene, noi dobbiamo riuscire ad aiutare queste persone ad uscire al loro guscio e a parlarne, anche perché è provato che il 70-80 per cento dei casi vengono risolti proprio chiedendo aiuto all'esterno. Già quando emergono i primi segnali, è necessario che il bambino possa essere supportato da una figura professionale competente e specializzata capace di farlo uscire da questo tunnel. Siamo disponibili, dunque, ad ospitare e a collaborare per altre iniziative di questo tipo”.
A relazionare sul tema è stata invece Maria Concetta Palmisano, psicologa ed ex balbuziente: attraverso il racconto della sua storia personale di balbuzie ha spiega quelli che sono gli aspetti più importanti di questa difficoltà di linguaggio, ovvero che cos’è davvero la balbuzie, le cause, come poter prevenire l’esordio della balbuzie in età infantile e il mondo psicologico della persona che balbetta.
E’ stato, inoltre, presentato il progetto Exloqui Balbuzie Teatro Comunicazione, ovvero un percorso per la risoluzione della balbuzie che unisce l’approccio psicologico a quello teatrale al fine di creare un intervento che sia costruito sulla persona con lo scopo di riacquisire le proprie abilità comunicative.
Il progetto Exloqui, già attivo in altre zone della Puglia, partirà dal mese prossimo anche nella zona di Lecce.