Bari come Barcellona, ecco i primi progetti per la riqualificazione del Lungomare della Città di San Nicola

BARI - Ieri mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, il sindaco di Bari Antonio Decaro, il presidente di Confindustria Bari e BAT Domenico De Bartolomeo e il presidente di Ance Bari-Bat Giuseppe Fragasso hanno illustrato i primi interventi di riqualificazione previsti per le zone della costa cittadina, da Santo Spirito a Torre a Mare.

Nello specifico oggi sono stati presentati gli studi di fattibilità propedeutici agli interventi che si intende realizzare su tre zone della città affacciate sulla costa: lungomare Imperatore Augusto ( zona santa Scolastica), molo san Nicola e molo sant’Antonio.

I progetti presentati ieri mattina sono i primi risultati del protocollo d’intesa siglato tra Comune di Bari, Confindustria Bari-Bat e Ance Bari-Bat per la riqualificazione urbanistica e sociale della costa cittadini. Gli studi di fattibilità sono stati realizzati con la collaborazione della sezione regionale dell’Istituto Nazionale di Architettura (In/Arch Puglia).

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il Sovrintende Carlo Birrozzi, gli assessori comunali Galasso e Tedesco e l'architetto Mauro Lanotte di In/Arch Puglia.


“Il mare è per i baresi un simbolo molto forte della loro identità: non è un elemento fatto solo per essere guardato ma deve essere vissuto. Questo è il nostro obiettivo, rendere accessibile e vivibile la costa valorizzando quell'empatia naturale che c'è tra i cittadini e il mare. Lo abbiamo detto in campagna elettorale e quando ho presentato il mio programma alla città: Bari è una città protesa verso il mare e come tale deve avere la possibilità di vivere fisicamente, socialmente e culturalmente questo rapporto – spiega il sindaco Decaro -. Abbiamo tutte le potenzialità per diventare una città simbolo dell'Adriatico, attraverso un nuovo sviluppo. Proprio come è accaduto negli ultimi decenni alle altre città di mare in Italia e in Europa che si sono trasformate. Luoghi e dinamiche a cui guardiamo con attenzione ma che non vogliamo copiare, perché Bari, al termine di questi interventi, sarà unica nella sue caratteristiche e nella sua offerta.

La riqualificazione del lungomare di Bari è già cominciata con l'avvio dei lavori del waterfront a San Girolamo, la progettazione del Polo delle Arti contemporanee, la riqualificazione dei giardini e delle piazze sul lungomare Nazario Sauro e con questi otto interventi si completerà da Santo Spirito a Torre a mare. Bari si inserirà in una progettazione più ampia che riguarderà tutti i comuni dell'area metropolitana barese che si affacciano sul mare, da Giovinazzo a Monopoli, lungo 80 km di costa bellissima. Lo faremo grazie ai fondi del Patto delle Città metropolitane, di cui 7,9 milioni saranno destinati alla realizzazione dei progetti che presentiamo oggi. Nessuna nuova volumetria è prevista in queste opere ma solo la riqualificazione dell'esistente, perché Bari è già una città di mare. In questo modo permetteremo ai residenti e ai turisti di vivere a pieno il mare: di giorno e di sera, facendo sport o prendendo il sole, passeggiando nel tempo libero e gustando le nostre specialità enogastronomiche che potranno diventare il business per tanti operatori del commercio o per i pescatori che oggi lavorano già nelle marinerie di San Nicola e Sant'Antonio, che da qualche mese abbiamo riqualificato. Stiamo trasformando una visione in progetti reali che cambieranno l'immagine e la forma di questa città. Voglio ringraziare tutti i soggetti che a vario titolo stanno scommettendo insieme a noi su questo percorso e che ci stanno aiutando nella composizione degli interventi, perché un amministratore può avere delle buone idee ma per realizzarle c'è bisogno che un'intera squadra si mobiliti per il futuro della città”.

"I progetti che presentiamo oggi – dichiara il Presidente De Bartolomeo - sono il risultato di una nuova forma di collaborazione fra Confindustria Ance Comune che porterà a riqualificare alcune aree fra le più amate dai baresi. Questa nuova progettualità condivisa è un fatto molto positivo perché attraverso il dialogo con le istituzioni stiamo cercando di superare le difficoltà burocratiche contro cui spesso si arenano le opere pubbliche. Ancor più positivo è il fatto che questo progetto non è una esercitazione accademica, ma ha già ben individuate le fonti di finanziamento.Ha dunque le carte in regola per giungere a realizzazione. Idee progetti,finanziamenti e soprattutto coordinamento: è questa la strada giusta per far ripartire gli investimenti e l'economia."

Nell’ambito del Protocollo siglato lo scorso novembre, l’Amministrazione ha previsto 8 focus progettuali strategici di seguito elencati, da nord verso sud:

1. Riqualificazione del lungomare di Santo Spirito-Palese, anche attraverso una parziale pedonalizzazione dell’area portuale;
2. Riqualificazione del tratto costiero antistante l'ingresso monumentale della Fiera del Levante;
3. Recupero e riutilizzo dell’area esistente oltre il limite del lungomare "Imperatore Augusto", nel tratto compreso tra il Museo Archeologico Provinciale di Santa Scolastica e il Molo S. Antonio;
4­. Riqualificazione delle aree presenti sul molo "S. Antonio" finalizzata ad una sua piena rifunzionalizzazione;
5. Riqualificazione e pedonalizzazione del molo "S. Nicola" e degli spazi limitrofi, finalizzata ad una sua piena fruizione;
6. Riqualificazione del lungomare monumentale "Nazario Sauro" con interventi in continuità con quelli previsti per il lungomare "Imperatore Augusto";
7. Riqualificazione della fascia costiera da "Pane e Pomodoro" a "Torre Quetta": integrazione delle 2 spiagge pubbliche e relativi servizi;
8. Riqualificazione di parte del lungomare di Torre a Mare.

In questa prima fase, le attività, predisposte di concerto con gli uffici comunali competenti, hanno riguardato 3 degli 8 focus progettuali (Imperatore Augusto, Molo S. Antonio e Molo S. Nicola), in quanto porzioni di territorio riferibili a tratti omogenei di città.

LUNGOMARE IMPERATORE AUGUSTO: LA PROMENADE DELLA CITTÀ - Rappresenta il principale affaccio sul mare del cuore della città, e dei suoi elementi urbani pubblici più importanti: basti pensare al Museo di Santa Scolastica, alla Basilica di San Nicola, al Porto di Bari, punto di arrivo del traffico crocieristico e non solo, al Fortino; oggi vissuto quasi esclusivamente come un luogo di passaggio, pur essendo un luogo dalle forti potenzialità urbane e paesaggistiche. È stata progettata una ricucitura delle attuali aree pedonali, attraverso un nuovo pontile pubblico, in continuità con quelli dei vari circoli nautici presenti nel porto vecchio (Circolo della Vela, Barion). Qui sarà realizzato un lungo e largo “nuovo pontile” dallo snodo del molo S. Antonio al braccio di levante più esterno del porto. Questa nuova area pedonale è più vicina al mare rispetto all'attuale ed è dedicata non solo al passeggio ma anche alla sosta e allo svago. In corrispondenza dell'area limitrofa al porto e al Museo Archeologico Provinciale di Santa Scolastica l'accesso al mare è garantito attraverso nuove gradonate che facilitano la discesa e, allo stesso tempo, consentono al pubblico di prendere il sole. Anche il pontile, si adatta all’attuale conformazione morfologica dei massi ciclopici esistenti all’esterno del porto, adagiandosi sui massi esistenti e trasformandosi in un’ampia area “solarium” da cui è possibile godere una vista inedita sulla città e noleggiare/ormeggiare piccoli kayak per poter godere dal mare di una ulteriore nuova prospettiva. Nello stesso contesto, una passerella galleggiante cinge uno specchio di acqua regalando al pubblico l'esperienza di una nuotata nel cuore della città.

· Mobilità: Il progetto prevede anche un miglioramento della sezione stradale attraverso il restringimento della carreggiata da quattro a due corsie a favore di percorsi ciclo-pedonali, alla stessa quota stradale. È prevista la realizzazione di una corsia preferenziale per autobus (linea del mare).

MOLO S. ANTONIO: UNA NUOVA MURAGLIA DI BARI VECCHIA AFFACCIATA SUL MARE - Da sant’Antonio la promenade continua sia sul retro del mercato del pesce a nord (area attualmente inaccessibile) che sulla sua copertura dell’attuale mercato, chiara citazione della passeggiata in quota della vicina “muraglia di Bari Vecchia” da cui gradualmente si collega la Piazza del Ferrarese al Fortino di S. Antonio. Il raggiungimento di una quota più alta sul molo S. Antonio consente di guardare sia il versante sud della Città di Bari, in direzione del futuro Polo delle Arti Contemporanee (Teatro Margherita, ex Mercato del Pesce e Sala Murat), sia il Lungomare Monumentale Nazario Sauro sia più a nord la Cattedrale e la Basilica di S. Nicola. Le attività previste per quest’area potrebbero portare ad una rifunzionalizzazione del mercato del pesce, attraverso nuovi locali commerciali dedicati al tema delle specialità enogastronomiche baresi.

MOLO SAN NICOLA: LA PIAZZA DEL SUSHI ALLA BARESE - Per il molo S. Nicola si prevede una pedonalizzazione dell'intera area. Il progetto prevede che l’attuale mercato al di sotto del pergolato in legno si trasformi in un luogo adatto sia alla vendita del pescato fresco, sia alla degustazione del pesce crudo, attraverso un'operazione di ristrutturazione degli stalli attuali Il progetto trasforma le attività esistenti in vere e proprie esperienze di azione ed interazione con il mare in tutte le sue forme.

di NICOLA ZUCCARO - Un lungomare unico sul modello di Barcellona per una Bari prima ancora Metropolitana e poi europea, lungo una costiera estensibile nei vicini Comuni di Giovinazzo, di Molfetta - direzione Nord - e di Mola e di Monopoli. E' il desiderio se non il sogno di Antonio Decaro che, in occasione della presentazione dei progetti di riqualificazione dei 3 lungomari della città di Bari (finanziati con i fondi riservati alle neonate aree metropolitane italiane), non ha perso l'occasione per ribadire che la crescita e lo sviluppo del capoluogo pugliese deve passare dal concetto (se non dal principio, vista la naturale posizione geografica dello stesso) di una città protesa verso il mare.

E considerato che quest'ultimo rappresenta il terzo incomodo fra il dire ed il fare, è lecito domandarsi se i tempi di realizzazione degli interventi presentati, rispetteranno i 36 mesi previsti dallo stesso Sindaco di Bari che forse, subodorando una conclusione anticipata del proprio mandato, punta (da buon ingegnere) a stringere nei tempi di chiusura dei cantieri.

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