Bari, Decaro all’intitolazione a Rita Levi Montalcini del nuovo giardino attrezzato a Carbonara

BARI - Si è tenuta questa mattina la cerimonia d’intitolazione alla scienziata Rita Levi Montalcini del nuovo giardino attrezzato a Carbonara, realizzato nella zona tra via Gennaro Trisorio Liuzzi, via Giulio Petroni e via Luigi Ranieri. Alla manifestazione sono intervenuti Piera Levi-Montalcini, nipote del premio Nobel e componente del consiglio di amministrazione della Onlus Rita Levi-Montalcini, il prefetto di Bari Carmela Pagano, l’assessore alla Toponomastica Angelo Tomasicchio, il presidente del Municipio IV Nicola Acquaviva e gli alunni della scuola secondaria di I grado “Rita Levi Montalcini” di Torre a Mare.

“Nell’intitolare questo giardino a Rita Levi Montalcini - ha dichiarato il sindaco - la città di Bari rende omaggio ad una degli scienziati più importanti del ‘900, insignita del Premio Nobel per le sue ricerche, una donna esemplare per il suo impegno instancabile al servizio della comunità scientifica internazionale e dell’intera umanità. Intendiamo ricordare una persona capace e coraggiosa, con grande forza di volontà, che ha continuato a seguire i propri sogni e le proprie passioni, nonostante le grandi difficoltà che ha dovuto affrontare.

Già a novembre del 2009 il Consiglio comunale di Bari aveva votato all’unanimità la decisione di conferirle la cittadinanza onoraria, quindi sono particolarmente orgoglioso di consegnare oggi nelle mani di sua nipote, l’ing. Piera Levi Montalcini, la pergamena con quella delibera, a testimonianza dell’affetto della nostra comunità, che peraltro ha incrociato i destini della famiglia Montalcini agli inizi del secolo scorso, quando proprio a Bari Adamo Levi aprì prima una fabbrica di ghiaccio e poi una distilleria. Quell’impresa diede allora lavoro a molti baresi e segnò la nascita di un legame che il tempo non ha indebolito e che, oggi come allora, desideriamo onorare.

Voglio anche ringraziare la fondazione che porta il suo nome per aver presenziato a questa cerimonia - ha concluso Decaro - e ricordare il valore dell’impegno civile di Rita Levi Montalcini, che proprio attraverso la fondazione ha offerto una possibilità di riscatto a tante studentesse africane con l’obiettivo di creare una classe di giovani donne che possano avere un ruolo importante nella vita scientifica e sociale dei loro Paesi”.

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