BARI - “Un mese fa eravamo stati facili profeti e la recente mobilitazione promossa dalle rappresentanze sindacali di base del Consorzio di Bonifica “Ugento e Li Foggi” rischia di essere soltanto la punta di un iceberg devastante. Perché la richiesta urgente di un Coordinamento Regionale Unitario (Cgil, Cisl, Uil) è un’iniziativa probabilmente tardiva, a fronte di un Governo Regionale che ancora stenta a prendere atto della gravissima crisi economica e gestionale che attanaglia i Consorzi di Bonifica commissariati”.
Così il consigliere regionale di FI Nino Marmo commenta la drammatica contingenza dei servizi consortili di pubblica utilità che si traduce di fatto in una sorta di collasso per l’intero comparto agricolo pugliese.
"Mancata o scarsa manutenzione degli impianti – in uno con la pregressa situazione debitoria e con il contenzioso in atto per il pagamento dei tributi 2014 – rendono la situazione non più sostenibile. E tutto questo – prosegue Marmo – mentre è alle porte una stagione irrigua che si preannuncia piuttosto siccitosa e quindi problematica per i nostri agricoltori”.
“Appare peraltro assai discutibile la volontà di subordinare l’erogazione dei fondi posti nel bilancio 2016 in favore dei Consorzi alla definizione legislativa della Legge Regionale di Riordino. Un riordino sempre di là da venire. Più i tempi si dilatano – ricorda Marmo – più latitano gli stipendi. Più si allontana l’uscita dal tunnel, più si allunga l’agonia dei dipendenti consortili, degli operai stagionali e delle loro famiglie”.
“Occorre pertanto – conclude Marmo – che il governo regionale e tutte le forze politiche assumano, con realismo e tempismo, tutte le determinazioni necessarie a traghettare le strutture consortili fuori dalla stagnante crisi economico finanziaria e quindi all’autogoverno, attraverso un piano di ristrutturazione industriale finalizzato al recupero dell’efficienza e della produttività. Solo allora sarà possibile assumere ogni ulteriore decisione sul futuro assetto giuridico dei Consorzi”.
Così il consigliere regionale di FI Nino Marmo commenta la drammatica contingenza dei servizi consortili di pubblica utilità che si traduce di fatto in una sorta di collasso per l’intero comparto agricolo pugliese.
"Mancata o scarsa manutenzione degli impianti – in uno con la pregressa situazione debitoria e con il contenzioso in atto per il pagamento dei tributi 2014 – rendono la situazione non più sostenibile. E tutto questo – prosegue Marmo – mentre è alle porte una stagione irrigua che si preannuncia piuttosto siccitosa e quindi problematica per i nostri agricoltori”.
“Appare peraltro assai discutibile la volontà di subordinare l’erogazione dei fondi posti nel bilancio 2016 in favore dei Consorzi alla definizione legislativa della Legge Regionale di Riordino. Un riordino sempre di là da venire. Più i tempi si dilatano – ricorda Marmo – più latitano gli stipendi. Più si allontana l’uscita dal tunnel, più si allunga l’agonia dei dipendenti consortili, degli operai stagionali e delle loro famiglie”.
“Occorre pertanto – conclude Marmo – che il governo regionale e tutte le forze politiche assumano, con realismo e tempismo, tutte le determinazioni necessarie a traghettare le strutture consortili fuori dalla stagnante crisi economico finanziaria e quindi all’autogoverno, attraverso un piano di ristrutturazione industriale finalizzato al recupero dell’efficienza e della produttività. Solo allora sarà possibile assumere ogni ulteriore decisione sul futuro assetto giuridico dei Consorzi”.