E’ un mercoledì non da Champions per l’Inter: i nerazzurri cadono a Genova contro i rossoblu

di LUIGI LAGUARAGNELLA — Ultimo turno infrasettimanale e ultima opportunità di restare attaccata  alla speranza del terzo posto fallita per l’Inter. Nel rocambolesco gioco di risultati che a Roma davano prima i giallorossi in svantaggio poi vittoriosi, i nerazzurri non riescono ad affondare, anzi affondano.  Mentre il gol poteva arrivare da un momento all’altro concretizzando, almeno nei minuti di gara, l’avvicinamento al terzo posto, ecco che il Genoa fa scivolare la squadra di Mancini. Nel secondo tempo De Maio sotto la gradinata rossoblu mette dentro con una zampata una palla che sembrava destinata sul fondo.

Genoa-Inter è una gara viva. L’Inter si impone con una fitta trama di passaggi, il Genoa la gioca sulla fisicità e l’intensità, le caratteristiche migliori che insegna il suo allenatore Gasperini. Inoltre il Marassi è lo stadio che mette il fiato sul collo agli avversari, eppure soprattutto nella prima frazione di gara l’Inter non sembra intimorita. I nerazzurri, nonostante Brozovic non sia in giornata, riescono a creare non poche azioni. Palacio, schierato titolare come Felipe Melo, non dà punti di riferimento e dai suoi guizzi nascono ripartenze pericolose. L’Inter ci prova con Perisic e più di una volta con Icardi, ma Lamanna è prontissimo a respingere. I nerazzurri non chiudono il primo tempo in vantaggio e così la resistenza del Genoa è premiata. Pavoletti fa a sportellate con Miranda e Murillo, Ansaldi prende fiducia e il neo entrato Tachsidis mette la palla giusta per De Maio.

L’Inter è colpita, ma durante il forcing continua a sprecare. Spreca anche Mancini che effettua i cambi sempre troppo tardi. Dopo Eder, Jovetic e Ljaijc hanno poco tempo per riportare la parità.

Poco alla volta l’intensità della gara sfuma. Come sfumano i sogni di mercoledì da Champions dell’Inter.

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