Lewis Hamilton in azione sul tracciato di Sakhir (© ANSA/EPA) |
di Piero Ladisa – Uno straordinario Lewis Hamilton conquista la pole position nel Gran Premio del Bahrain. L’inglese ha realizzato il miglior crono in 1’29”493 (abbassato il precedente record della pista, stabilito dalla McLaren di De la Rosa nel 2005), compiendo un giro perfetto e rifacendosi così dell’errore (lungo all’ultima curva) commesso nel primo passaggio effettuato nell’ultima manche. Accanto al campione del mondo in carica - finito nel mirino del collegio dei commissari al termine della sessione per aver utilizzato la retromarcia in pit lane, se l'è cavata con una reprimenda -, per una prima fila tutta d’argento, c’è Nico Rosberg a soli 77 millesimi. La Ferrari si conferma seconda forza, con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen rispettivamente in terza e quarta posizione, a cinque e sette decimi di ritardo dalla vetta. Segue Daniel Ricciardo che precede le Williams di Valtteri Bottas e di Felipe Massa. Chiude la Top Eight la Force India di Nico Hulkenberg
I RISULTATI IN Q1 E Q2. Nella prima manche subito tutti in pista con le gomme più prestazionali portate dalla Pirelli a Sakhir, le supersoft. Mercedes davanti a tutti con Rosberg che ha la meglio sul compagno di squadra per 66/1000. Leggermente più staccata la Red Bull di Ricciardo. A tre decimi dalla migliore prestazione c’è la SF16-H di Vettel. Tra i due piloti del Cavallino si piazza Bottas. Non superano il primo taglio Nasr, Haryanto, Palmer, Magnussen (domani scatterà dal fondo dello schieramento per non essersi sottoposto ai controllo di rito che la Federazione esegue sulle monoposto), Perez, Ericsson e Wehrlein. Nella Q2 il più veloce tra i 15 piloti rimasti in pista è Hamilton (1’30”039), con il giallo ad inizio manche del semaforo, rimasto rosso, mentre il tempo continuava inesorabilmente a scorrere. Alle spalle del campione del mondo in carica c’è Vettel. Poi Rosberg e Raikkonen. A seguire Bottas, Massa, Hulkenberg – che ha passato il taglio negli istanti finali – e Ricciardo. Eliminati Kvyat, Button, Gutierrez, Vandoorne (ottima la prova del belga, chiamato a sostituire Alonso che non ha ricevuto l’ok dai medici per scendere in pista dopo il crash pauroso di Melbourne), Sainz, Verstappen e la Haas di Grosjean.