Fmi taglia pil Italia a +1% nel 2016, +1,1% nel 2017

Il Fondo monetario internazionale taglia le stime di crescita per l'Italia. Il pil del Belpaese crescerà quest'anno dell'1,0% (-0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni di gennaio) e nel 2017 dell'1,1% (-0,1 punti). "La crescita è stata più lenta del previsto in Italia'' afferma il Fondo, parlando di crescita "modesta" per Germania, Francia e Italia. Le stime del Fmi sono più basse di quelle contenute nel Def, nelle quali si stima una crescita dell'1,2% nel 2016 e dell'1,4% nel 2017.

Il deficit italiano salirà quest'anno al 2,7% dal 2,6% del 2015. Lo prevede il Fmi, stimando un calo del deficit all'1,6% nel 2017. Nel Def il deficit e' stimato al 2,3% nel 2016 e all'1,8% nel 2017. Il deficit strutturale sara' dell'1,8% nel 2016 e dello 0,8% nel 2017.

"Le stime e le proiezioni dello staff del Fmi sono basate sui piani di bilancio inclusi nel budget del 2016'' spiega il Fmi, precisando che ''le stime per il bilancio corretto per il ciclo includono le spese'' per gli arretrati alla pubblicazione amministrazione nel 2013, ''che sono esclusi dal bilancio strutturale. Dopo il 2016, le stime dello staff del Fondo prevedono una convergenza verso un bilancio strutturale in linea con la fiscal rule, che implica misure correttive in alcuni anni, non identificate".

Il debito pubblico italiano è destinato a salire nel 2016 al 133,0% del Pil, dal 132,6% del 2015. E' quanto emerge dalle tabelle del World Economic Outlook del Fmi.

Il debito calerà al 131,7% nel 2017, per attestarsi al 121,6% nel 2021. Il debito nel Def è stimato in calo al 132,4% nel 2016 per poi scendere ancora al 130,9% nel 2017.

Il Pil mondiale crescerà quest'anno del 3,2%, ovvero 0,2 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di gennaio. Nel 2017 la crescita accelererà al 3,5% (-0,1 punti percentuali). "La ripresa globale continua ma sempre più lenta e fragile", afferma il Fondo, definendo la crescita "troppo lenta" ormai "per troppo tempo". "Restano significativi rischi al ribasso", fra i quali quello di scivolare in una "stagnazione secolare".

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto