Allarme della Cgia di Mestre, che riporta il rischio per l'Italia di perdere 9,3 miliardi di euro a fronte dei complessivi 46,4 forniti dall'Unione Europea, in riferimento al programma 2007-2013. Data di scadenza entro cui bisognava ricorrere a questi contributi era il 31 dicembre 2015, ma la spesa certificata si ferma a 37,1 miliardi. Il denaro non ancora certificato si divide tra 6,6 miliardi in capo alle regioni e 2,7 spettanti allo Stato centrale.
Si ha tempo fino al 31 marzo per riparare e, ad eccezione della Puglia, le regioni del sud appaiono le meno interessate ad usare questi fondi.