GENOVA - "A Genova il peggio è passato, l'emergenza sta finendo e le coste liguri sono al sicuro dal rischio petrolio". A darne notizia il presidente della Regione Giovanni Toti. Poi con un messaggio sui social dice: "Basta amministratori frignoni, basta allarmismi inutili, un po' di serietà e un po' più di lavoro".
Diverse macchie di idrocarburi sono state evidenziate in mare dal satellite tra Genova, Savona e Imperia. Così l'ammiraglio comandante della Capitaneria di porto Giovanni Pettorino al termine della riunione del tavolo tecnico in prefettura. A Loano (Savona), ha detto l'ammiraglio, la motovedetta ha individuato una striscia di 2 km larga 500 metri di materiale aggrumato". Le chiazze si stanno dirigendo verso Ponente ed è stato specificato che non sono da attribuire al cedimento della barriera avvenuto stamani sul Polcevera.
Secondo le rilevazioni del satellite, ci sono alcune macchie sparse in una lunghezza di 28 km tra Genova e Savona e "sono a macchia di leopardo, monitorate costantemente e verranno aggredite dai nuovi mezzi che la Capitaneria di porto farà intervenire", ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti.
Una diga di contenimento del greggio fuoriuscito domenica scorsa sul torrente Polcevera ha ceduto a causa dell'innalzamento del livello del corso d'acqua dovuto alle piogge. "Speriamo che reggano le panne oceaniche", ha detto l'assessore comunale alla Protezione civile Gianni Crivello. Aperto dai tecnici un altro argine per evitare che il livello d'acqua nel torrente si innalzasse ulteriormente. Ora il rischio è che altro greggio possa arrivare in mare.
"La situazione è complicata, non sappiamo quanto greggio potrà finire in mare. La Capitaneria di porto è riunita per l'emergenza ed ha dichiarato lo stato di emergenza locale". Così l'assessore comunale alla protezione civile Gianni Crivello dopo il cedimento di una diga creata sul torrente Polcevera per contenere il greggio uscito da una tubatura rotta dell'oleodotto Iplom.
Intanto sulla regione è stata proclamata l'allerta gialla (la più bassa) per la pioggia, che ora cade abbondante su Genova rispetto ad alcune ore fa.
Diverse macchie di idrocarburi sono state evidenziate in mare dal satellite tra Genova, Savona e Imperia. Così l'ammiraglio comandante della Capitaneria di porto Giovanni Pettorino al termine della riunione del tavolo tecnico in prefettura. A Loano (Savona), ha detto l'ammiraglio, la motovedetta ha individuato una striscia di 2 km larga 500 metri di materiale aggrumato". Le chiazze si stanno dirigendo verso Ponente ed è stato specificato che non sono da attribuire al cedimento della barriera avvenuto stamani sul Polcevera.
Secondo le rilevazioni del satellite, ci sono alcune macchie sparse in una lunghezza di 28 km tra Genova e Savona e "sono a macchia di leopardo, monitorate costantemente e verranno aggredite dai nuovi mezzi che la Capitaneria di porto farà intervenire", ha detto il governatore della Liguria Giovanni Toti.
Una diga di contenimento del greggio fuoriuscito domenica scorsa sul torrente Polcevera ha ceduto a causa dell'innalzamento del livello del corso d'acqua dovuto alle piogge. "Speriamo che reggano le panne oceaniche", ha detto l'assessore comunale alla Protezione civile Gianni Crivello. Aperto dai tecnici un altro argine per evitare che il livello d'acqua nel torrente si innalzasse ulteriormente. Ora il rischio è che altro greggio possa arrivare in mare.
"La situazione è complicata, non sappiamo quanto greggio potrà finire in mare. La Capitaneria di porto è riunita per l'emergenza ed ha dichiarato lo stato di emergenza locale". Così l'assessore comunale alla protezione civile Gianni Crivello dopo il cedimento di una diga creata sul torrente Polcevera per contenere il greggio uscito da una tubatura rotta dell'oleodotto Iplom.
Intanto sulla regione è stata proclamata l'allerta gialla (la più bassa) per la pioggia, che ora cade abbondante su Genova rispetto ad alcune ore fa.