Giubileo, Papa a giovani: felicità non è app telefonino

(ANSA)
Messe in atto intorno a Piazza San Pietro severe misure di sicurezza in occasione della messa di papa Francesco per il Giubileo dei ragazzi e delle ragazze. Diversi posti di controllo sono stati istituiti da polizia e carabinieri nelle vie di avvicinamento alla piazza, dove i fedeli vengono fatti passare per l'ispezione di borse e zainetti.

Chiunque si avvicini alla piazza viene sottoposto a controllo di sicurezza, anche con i metal detector portatili.

La piazza è gremita di decine di migliaia di adolescenti fra i 13 e i 16 anni, provenienti da tutta Italia ma anche dall'estero (principalmente da Spagna, Francia e Belgio), che partecipano al pellegrinaggio giubilare loro riservato. Presenti anche numerosi turisti a Roma per il ponte del 25 Aprile.


"La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia; non è una 'app' che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell'amore", ha detto papa Francesco nell'omelia della messa per il Giubileo dei ragazzi e delle ragazze.

"L'amore è libero, non c'è un amore che non sia libero", ha aggiunto il Papa, aggiungendo passi 'a braccio' alla sua omelia nella messa per il Giubileo dei ragazzi e delle ragazze. "Cari ragazzi - ha affermato -, alla vostra età emerge in voi in modo nuovo anche il desiderio di affezionarvi e di ricevere affetto. Il Signore, se andate alla sua scuola, vi insegnerà a rendere più belli anche l'affetto e la tenerezza. Vi metterà nel cuore un'intenzione buona, quella di voler bene senza possedere: di amare le persone senza volerle come proprie, ma lasciandole libere". "C'è sempre infatti la tentazione di inquinare l'affetto con la pretesa istintiva di prendere, di "avere" quello che piace. E anche la cultura consumistica rafforza questa tendenza. Ma ogni cosa, se la si stringe troppo, si sciupa, si rovina: poi si rimane delusi, con il vuoto dentro. Il Signore, se ascoltate la sua voce, vi rivelerà il segreto della tenerezza: prendersi cura dell'altra persona, che vuol dire rispettarla, custodirla e aspettarla", ha aggiunto.

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