di PIERPAOLO DE NATALE - Nella suggestiva cornice di Palazzo Fizzarotti, la compagnia Badathea ha riportato in scena l'intramontabile Amleto di William Shakespeare. Varcata la soglia dell'edificio neo-gotico veneziano, gli spettatori sono magicamente balzati indietro nel tempo, lasciandosi avvolgere dal fascino dell'architettura e del teatro. Ad accogliere il pubblico è stato il regista Nicola Valenzano, che - rivolgendosi ai presenti - ha detto: "Con questo spettacolo, diverso dal solito, oggi intendiamo celebrare i 400 anni dalla scomparsa del celebre drammaturgo inglese, portando in scena uno dei suoi capolavori più famosi al mondo". Introdotti da un assolo di sax, gli attori sono entrati in scena e re Claudio ha coinvolto gli spettatori nel brindisi augurale delle nozze con Gertrude, dando il via all'opera.
Con magistrale bravura, il cast ha saputo abilmente interpretare la tragedia dell'Amleto, dai famosi versi dell'essere o non essere al tragico epilogo della storia, soddisfacendo le aspettative dei presenti e sotto il vigile sguardo della dott. ssa Vera Poli, diligente amministratrice del Fizzarotti. Un particolare plauso va rivolto al regista Valenzano, che ha saputo orchestrare al meglio uno spettacolo fuori dagli schemi e lontano dal palcoscenico. Le scene, infatti, sono state recitate nei vari ambienti e saloni di Palazzo Fizzarotti, rendendo il pubblico attivo, partecipe e dinamico. Molto positiva anche la risposta dei baresi, che hanno mostrato di saper apprezzare la letteratura inglese e la tragedia shakespeariana, facendo registrare il tutto esaurito per entrambi gli spettacoli previsti nella giornata.