BARI - Mercoledì 6 aprile, alle ore 15.15, presso l’aula 7 del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bari (Piazza Cesare Battisti n. 1), si svolgerà un incontro di studi su “Il caso Meredith e il processo mediatico”, con la partecipazione di Raffaele Sollecito, assolto in via definitiva il 27 marzo 2015 dall’accusa di aver ucciso a Perugia, in concorso con Amanda Knox, la studentessa inglese Meredith Kercher il 1° novembre del 2007.
Relatori: Massimiliano Scagliarini, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”; Vincenzo Bruno Muscatiello, professore di Diritto penale nell’Università di Bari, e Nicola Triggiani, professore di Diritto processuale penale nell’Università di Bari e autore del volume “Giustizia penale e informazione. La pubblicazione di notizie, atti e immagini”.
A moderare il dibattito – organizzato dall’associazione studentesca “Azione Universitaria”, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati – Roberto Loporcaro, rappresentante degli studenti nel consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza.
Il convegno intende approfondire il complesso e delicato rapporto tra processo penale e informazione ed evidenziare i pericolosi effetti distorsivi derivanti dal c.d. “processo mediatico”, ormai sempre più lontano dal processo giurisdizionale e dalla cronaca giudiziaria in senso stretto, secondo un’involuzione che sembra inarrestabile.
Relatori: Massimiliano Scagliarini, giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”; Vincenzo Bruno Muscatiello, professore di Diritto penale nell’Università di Bari, e Nicola Triggiani, professore di Diritto processuale penale nell’Università di Bari e autore del volume “Giustizia penale e informazione. La pubblicazione di notizie, atti e immagini”.
A moderare il dibattito – organizzato dall’associazione studentesca “Azione Universitaria”, con il patrocinio dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati – Roberto Loporcaro, rappresentante degli studenti nel consiglio di Dipartimento di Giurisprudenza.
Il convegno intende approfondire il complesso e delicato rapporto tra processo penale e informazione ed evidenziare i pericolosi effetti distorsivi derivanti dal c.d. “processo mediatico”, ormai sempre più lontano dal processo giurisdizionale e dalla cronaca giudiziaria in senso stretto, secondo un’involuzione che sembra inarrestabile.