Pubblicata online la mappa dei cittadini più fedeli ai propri doveri di contribuente e di coloro che, invece, evadono il fisco. I dati sono il risultato di un'indagine condotta dalla Cgia di Mestre. Primo posto in termini di correttezza spetta al Trentino Alto Adige (166,4), seguito da Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Valle d'Aosta. Nella fascia medio-alta troviamo Umbria e Abruzzo. L'evasione fiscale più elevata è al sud. La fascia medio-bassa si apre con la Puglia (95,6), la Basilicata e il Lazio. Maglia nera, però, spetta a Molise, Campania e Sicilia, che si aggiudicano il titolo di regioni ad alta pericolosità fiscale. A chiudere la classifica, col più alto numero di evasori fiscali di tutta italia, è la Calabria (73,8).
“Secondo le stime del Governo – riferisce Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia – l’evasione di imposta presente in Italia si aggira attorno ai 90 miliardi di euro all’anno. Essendo pressoché impossibile ripartire in maniera puntuale a livello territoriale questo mancato gettito, sappiamo, dai dati del ministero dell’Economia, che al Sud il rapporto tra le imposte evase e il gettito potenziale è più elevato che nel resto del paese. E in alcuni casi sfiora il 60 per cento, ovvero 60 centesimi di gettito evaso per ogni euro regolarmente versato". "In linea teorica, comunque, possiamo affermare che 20,9 milioni di cittadini residenti nel Mezzogiorno (Sardegna esclusa) presentano una rischiosità fiscale molto elevata, mentre il livello di pericolosità dei 39,9 milioni di abitanti del centronord è relativamente molto basso (Lazio escluso)”.