Piano Nazionale Strategico, domani Delrio a Bari

BARI - Domani, mercoledì 27 aprile, al Terminal Crociere del porto di Bari, si terrà il “1° Forum Nazionale sulla Portualità e la Logistica - Lo stato di attuazione del Piano Nazionale Strategico”, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e dei principali interlocutori tra istituzioni e operatori del settore. L’evento è organizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e da Rete Autostrade Mediterranee Spa (RAM), società interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che collabora come organismo in house con il Ministero dei Trasporti per lo sviluppo del Programma Nazionale delle “Autostrade del Mare”.

Saranno presenti, tra gli altri, oltre al ministro Delrio, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il sindaco di Bari Antonio Decaro, il commissario dell’Autorità Portuale del Levante Francesco Mariani, il presidente di RAM Spa Antonio Cancian.

La giornata sarà l’occasione per tracciare lo stato dell’arte della fase attuativa del Piano Strategico Nazionale, adottato dal Consiglio dei Ministri poco meno di un anno fa, che punta ad accrescere la competitività del sistema portuale e logistico, agevolare la crescita dei traffici di merci e persone e promuovere l’intermodalità, riducendo inefficienze che oggi costano al Paese 50 miliardi l’anno. Sarà così fatto il punto su un settore che incide per il 2,6% sul PIL nazionale, con oltre 160mila imprese e circa 1 milione di addetti.

IL FORUM - I lavori si articoleranno in due sessioni. La mattinata sarà dedicata all’approfondimento delle misure adottate per la competitività del Sistema Mare, che saranno oggetto di focus specifici a opera di specialisti delle diverse aeree.

Durante la sessione pomeridiana, una tavola rotonda sul tema “I provvedimenti assunti e l’impatto sull’economia portuale” coinvolgerà i rappresentanti delle principali associazioni di portualità e logistica  in un confronto sulle prospettive di sviluppo del Sistema Mare, che pongano questo settore al centro della ripresa economica del Paese e lo guidino a diventare strumento attivo di politica euro-mediterranea.