BARI - Nota del Consigliere regionale del PD, Ernesto Abaterusso che ha presentato, al Presidente Emiliano, una interrogazione urgente sulla questione.
“Gli ospedali pubblici della provincia di Lecce - dichiara Abaterusso - continuano ad essere sprovvisti del servizio di chirurgia vascolare.
La cronaca di questi anni certifica che alcuni pazienti sono deceduti proprio mentre venivano trasferiti da un ospedale all’altro. È evidente che tale situazione non può permanere.
Come hanno più volte spiegato i medici, nel caso di aneurismi nei vasi arteriosi o venosi, il fattore tempo è decisivo.
Un salentino che viene colpito da una patologia così grave non può affidarsi solo alla buona sorte.
Ecco perché - spiega - è inaccettabile che in un ospedale come il ‘Fazzi’ continui a mancare il reparto di chirurgia vascolare.
E forse ex assessori alla sanità, piuttosto che competere in demagogia con i grillini, farebbero meglio a dire perché, nonostante gli impegni scritti nelle delibere, non sono stati capaci di attivare i posti letto previsti dalla programmazione regionale.
Pur dentro una politica di tagli e di chiusure, imposte dai vari piano di rientro, infatti, la Regione ha deciso sin dal giugno 2012 (delibera n. 1110/ 2012) di istituire il servizio di chirurgia vascolare con 10 posti letto.
Oggi, con il riordino approvato dalla Giunta regionale, i posti letto previsti sono 12. Era la risposta che aspettavano i cittadini e gli operatori. Ma quando saranno effettivamente operativi?
Confido nella determinazione del Presidente Emiliano e nella direzione della ASL.
Attivare i 12 posti letto significa dare un servizio vitale a chi è colpito da patologie gravi, evitare di sballottare i pazienti nelle ambulanze, salvare vite umane. E dimostrare, infine, che il piano approvato dal Governo regionale non consiste solo in tagli e chiusure ma anche nell’attivazione di importanti presidi sanitari al servizio dei cittadini”, conclude Abaterusso.
“Gli ospedali pubblici della provincia di Lecce - dichiara Abaterusso - continuano ad essere sprovvisti del servizio di chirurgia vascolare.
La cronaca di questi anni certifica che alcuni pazienti sono deceduti proprio mentre venivano trasferiti da un ospedale all’altro. È evidente che tale situazione non può permanere.
Come hanno più volte spiegato i medici, nel caso di aneurismi nei vasi arteriosi o venosi, il fattore tempo è decisivo.
Un salentino che viene colpito da una patologia così grave non può affidarsi solo alla buona sorte.
Ecco perché - spiega - è inaccettabile che in un ospedale come il ‘Fazzi’ continui a mancare il reparto di chirurgia vascolare.
E forse ex assessori alla sanità, piuttosto che competere in demagogia con i grillini, farebbero meglio a dire perché, nonostante gli impegni scritti nelle delibere, non sono stati capaci di attivare i posti letto previsti dalla programmazione regionale.
Pur dentro una politica di tagli e di chiusure, imposte dai vari piano di rientro, infatti, la Regione ha deciso sin dal giugno 2012 (delibera n. 1110/ 2012) di istituire il servizio di chirurgia vascolare con 10 posti letto.
Oggi, con il riordino approvato dalla Giunta regionale, i posti letto previsti sono 12. Era la risposta che aspettavano i cittadini e gli operatori. Ma quando saranno effettivamente operativi?
Confido nella determinazione del Presidente Emiliano e nella direzione della ASL.
Attivare i 12 posti letto significa dare un servizio vitale a chi è colpito da patologie gravi, evitare di sballottare i pazienti nelle ambulanze, salvare vite umane. E dimostrare, infine, che il piano approvato dal Governo regionale non consiste solo in tagli e chiusure ma anche nell’attivazione di importanti presidi sanitari al servizio dei cittadini”, conclude Abaterusso.