Regeni, nuova rogatoria per acquisire tabulati. Egitto, non li riconsegneremo

ROMA - La Procura di Roma la prossima settimana inoltrerà una nuova rogatoria internazionale nella quale saranno riformulate alle autorità egiziane le richieste di acquisizione dei tabulati telefonici di una decina di persone e dei video delle zone frequentate da Giulio Regeni. E' quanto si apprende da ambienti della Procura di Roma che, malgrado il fallimento del summit di ieri, non lascerà nulla di intentato per far luce sull'omicidio di Giulio Regeni.

"Fonti vicine alla delegazione giudiziaria egiziana" tornata al Cairo da Roma hanno confermato al sito del quotidiano egiziano Youm7 che per l'Egitto è "incostituzionale" la richiesta italiana di produrre i tabulati di tutti i telefoni che il 25 gennaio agganciarono la cella di Dokki, il distretto del Cairo dove quel giorno fu sequestrato Giulio Regeni. Le fonti hanno precisato che la richiesta è "contraria all'articolo 57 della Costituzione" egiziana che protegge la privacy di "mail telefonate e ogni sorta di comunicazioni". Inoltre si tratterebbe di qualcosa di "estremamente difficile da realizzare" dato che l'esame di simili tabulati "necessita di una tecnologia moderna e tempi lunghi".

E' fallita la collaborazione tra le autorità giudiziarie di Italia e Egitto sul caso Regeni. E' quanto apprende l'Ansa in ambienti giudiziari di piazzale Clodio. Delusi gli inquirenti e gli investigatori che non hanno ottenuto quanto richiesto agli omologhi egiziani. "Sono stati consegnati alle autorità italiane - è detto nel comunicato - i tabulati telefonici delle utenze egiziane in uso a due amici italiani di Giulio Regeni presenti a Il Cairo nel Gennaio scorso, la relazione di sopralluogo, con allegate foto del ritrovamento del corpo di Giulio Regeni, una nota ove si riferisce che gli organizzatori della riunione sindacale tenuta a Il Cairo l'11 dicembre 2015, cui ha partecipato Giulio Regeni, hanno comunicato che non sono state effettuate registrazioni video ufficiali dell'incontro". Tutti elementi che la Procura non ha giudicato sufficienti.

La delusione della delegazione italiana è legata, come emerge anche da un comunicato emesso dalla Procura, dalla mancata consegna, tra l'altro, dei tabulati telefonici di una decina di utenze riconducibili ad altrettanti cittadini egiziani. Inoltre, secondo quanto si apprende , non sono state consegnate anche le richieste "relative al traffico di celle". Tutti elementi ritenuti indispensabili dalla Procura di Roma.

Rientrando al Cairo nella notte, i componenti della delegazione di magistrati e responsabili della sicurezza egiziani che hanno partecipato alle riunioni a Roma sul caso di Giulio Regeni hanno "rifiutato di rilasciare qualsiasi dichiarazione sulla missione". Lo riferiscono fonti aeroportuali al Cairo.

Intanto il Ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, ha disposto il richiamo a Roma per consultazioni dell'Ambasciatore al Cairo Maurizio Massari. In base a tali sviluppi - comunica la Farnesina - si rende necessaria una valutazione urgente delle iniziative più opportune per rilanciare l'impegno volto ad accertare la verità sul barbaro omicidio di Regeni.

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