ROMA - L'Aula del Senato respinge la mozione di sfiducia presentata contro il governo dal M5S. I no sono stati 183, i sì 96, nessun astenuto.
Al via a Palazzo Madama la discussione delle mozioni di sfiducia al Governo. Presente il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "E' legittimo non essere d'accordo sui provvedimenti ma è impossibile negare che quegli argomenti al centro dell'azione programmatica sono stati affrontati con successo da governo e parlamento. Mi riferisco alla riforma costituzionale, alla legge elettorale e ai provvedimenti sulle tasse", ha replicato il presidente del Consiglio in aula alle critiche contenute nella mozione di sfiducia di Fi.
"Accetto la sfida sul tema della moralità in politica, tema sempre scivoloso", ha detto ancora Renzi elencando i 5 punti delle critiche contenute nelle mozioni di sfiducia al Senato, in particolare quella di Fi.
"I numeri del Jobs Act non sono numeri sui quali si possono avere degli equivoci. I dati Inps di oggi segnano rallentamento ma nel 2015, e sono dati molto semplici ci sono stati 911mila contratti a tempo indeterminato in più. Quell'incentivo lo abbiamo voluto noi e siamo fieri che questo incentivo abbia aiutato imprenditori ad assumere. E ci dispiace che qualcuno si sia tirato indietro rispetto a quell'impegno", ha aggiunto il premier.
Al via a Palazzo Madama la discussione delle mozioni di sfiducia al Governo. Presente il presidente del Consiglio Matteo Renzi. "E' legittimo non essere d'accordo sui provvedimenti ma è impossibile negare che quegli argomenti al centro dell'azione programmatica sono stati affrontati con successo da governo e parlamento. Mi riferisco alla riforma costituzionale, alla legge elettorale e ai provvedimenti sulle tasse", ha replicato il presidente del Consiglio in aula alle critiche contenute nella mozione di sfiducia di Fi.
"Accetto la sfida sul tema della moralità in politica, tema sempre scivoloso", ha detto ancora Renzi elencando i 5 punti delle critiche contenute nelle mozioni di sfiducia al Senato, in particolare quella di Fi.
"I numeri del Jobs Act non sono numeri sui quali si possono avere degli equivoci. I dati Inps di oggi segnano rallentamento ma nel 2015, e sono dati molto semplici ci sono stati 911mila contratti a tempo indeterminato in più. Quell'incentivo lo abbiamo voluto noi e siamo fieri che questo incentivo abbia aiutato imprenditori ad assumere. E ci dispiace che qualcuno si sia tirato indietro rispetto a quell'impegno", ha aggiunto il premier.
Tags
Politica