Rubavano rame all'interno dell'ex base USAF, presa banda a Brindisi
BRINDISI - Si introducevano all’interno dell’ex base USAF depredando metalli di ogni genere e in particolare rame e recinzioni. Sono stati scoperti e arrestati questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Brindisi che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica - nei confronti di 5 indagati ritenuti responsabili di concorso in furto continuato aggravato.
Le indagini, svolte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, erano partite nel maggio 2015, a seguito di un grave atto intimidatorio commesso quel sabato 9, in pieno giorno all’interno della ditta “Eco Semeraro s.r.l.”, che si occupa della raccolta e rivendita di materiale ferro. in quella circostanza alcuni individui, rimasti ignoti, a bordo di un’auto si erano introdotti della ditta e avevano esploso numerosi colpi di arma da fuoco.
L’attività, conclusa ad agosto 2015, ha consentito di accertare che l’atto intimidatorio era stato voluto per punire il titolare della ditta colpevole di aver rifiutato di acquistare una partita di metalli di dubbia provenienza.
I Carabinieri hanno così potuto scoprire tre episodi di furto aggravato commessi dagli indagati all’interno dell’ex base USAF di San Vito dei Normanni (Br) e recuperare un ingente quantitativo di rame asportati all’interno della ex struttura militare.
3 persone sono state sottoposti agli arresti domiciliari, mentre altre 2 sono state sottoposte all’obbligo di dimora.
Le indagini, svolte dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, erano partite nel maggio 2015, a seguito di un grave atto intimidatorio commesso quel sabato 9, in pieno giorno all’interno della ditta “Eco Semeraro s.r.l.”, che si occupa della raccolta e rivendita di materiale ferro. in quella circostanza alcuni individui, rimasti ignoti, a bordo di un’auto si erano introdotti della ditta e avevano esploso numerosi colpi di arma da fuoco.
L’attività, conclusa ad agosto 2015, ha consentito di accertare che l’atto intimidatorio era stato voluto per punire il titolare della ditta colpevole di aver rifiutato di acquistare una partita di metalli di dubbia provenienza.
I Carabinieri hanno così potuto scoprire tre episodi di furto aggravato commessi dagli indagati all’interno dell’ex base USAF di San Vito dei Normanni (Br) e recuperare un ingente quantitativo di rame asportati all’interno della ex struttura militare.
3 persone sono state sottoposti agli arresti domiciliari, mentre altre 2 sono state sottoposte all’obbligo di dimora.