Sos Città: “Via i rom da Largo Pacha!”

BARI - Nel quartiere Marconi a Bari, da qualche mese ormai, i ROM sono diventati padroni di Largo Pacha, un piccolo spiazzale, di competenza comunale, presente alle spalle delle Piscine Comunali. La comunità lì vive indisturbata, dinanzi agli occhi di cittadini, turisti e forze dell'ordine che quotidianamente passano senza fare assolutamente nulla. Vi sono robe stese su fili legati ai pali della luce, roulotte che occupano la zona adibita a parcheggio di Largo Pacha, cumuli di rifiuti e immondizia ovunque, oltre che assoluta assenza e mancanza di condizioni igienico-sanitarie adeguate. Lo rende noto Sos Città Bari in un comunicato.

"Durante il mio mandato da Presidente dell'VIII Circoscrizione  - spiega Dino Tartarino, oggi vicepresidente dell’associazione Sos Città - abbiamo già affrontato e risolto il problema degli insediamenti rom, all'epoca a ridosso del ponte di via Napoli con l'allora sindaco Michele Emiliano. Oggi purtroppo ci tocca constatare l'assoluta indifferenza oltre che incapacità di questa amministrazione, nel risolvere una situazione già ampiamente nota e denunciata nelle settimane passate".

"A noi si sono rivolti i numerosi cittadini residenti in quella zona, ma anche cittadini preoccupati della brutta immagine di Bari che offriamo ai numerosi turisti che utilizzano quella strada per raggiungere il porto, una brutta cartolina di una città ormai allo sbando totale" - critica il Presidente di Sos Città, Danilo Cancellaro.

"La questione è molto delicata si sa, ma siamo fortemente convinti che con un intervento mirato si possa risolvere e sgomberare l'abusivo campo rom, così come fatto in passato, soprattutto perche la tutela dell'ambiente, dell'igiene pubblica e della pubblica sicurezza, devono venire prima di qualsiasi altra cosa, elementi invece oggi fortemente compromessi. Ci auguriamo dunque che il Comune, di concerto con le forze dell'ordine, intervengano quanto prima per dare quel segnale forte e concreto tanto atteso e voluto dai cittadini baresi", concludono.